INDUSTRIA: ISTAT, PRODUZIONE MARZO +6,4%, TOP DA 2006
IL GOVERNO RILANCI I CONSUMI E NOMINI BRUNETTA ALLO SVILUPPO ECONOMICO
Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale a marzo ha registrato, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, una variazione positiva dell’ 8,7% per l’indice grezzo e del + 6,4% per il dato corretto per gli effetti di calendario. Si tratterebbe del miglior risultato, rispettivamente da aprile 2008 e da dicembre 2006.
Il Codacons aveva già annunciato il dato bufala di marzo in tempi non sospetti, nel comunicato del 12 aprile scorso in occasione della rilevazione di febbraio. La previsione, infatti, era facilissima e scontata. Il dato apparentemente positivo, infatti, è dovuto esclusivamente al fatto che nel marzo 2009 si registrò un tracollo della produzione industriale senza precedenti, con una caduta rispetto a marzo 2008 del 18,2% per l’indice grezzo e del 23,8% per quello corretto per gli effetti di calendario. Una percentuale, quest’ultima, ancora peggiore rispetto a quella del febbraio 2009 quando si registrarono i valori peggiori dal 1990.
Per il Codacons si tratta, quindi, di un dato che è ben lungi dal dimostrare che la crisi è finita. Essere meglio del peggio, infatti, non può certo suscitare entusiasmi.
Purtroppo il Governo non ha ancora compreso che per uscire dalla crisi si devono aiutare i consumatori, salvaguardando la loro capacità di spesa. Solo così potrà riprendere la produzione industriale.
Stanziare la ridicola cifra di 300 milioni per gli incentivi, come ha fatto Scajola, significa, invece, volersene lavare le mani.
Per questo il Codacons chiede al presidente del Consiglio Berlusconi di scegliere al più presto il successore di Scajola e rilancia la sua proposta di nominare l’attuale ministro Renato Brunetta, l’unico che potrebbe rappresentare un segno di discontinuità rispetto alla politica antiliberista finora seguita dal Governo.
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