9 Febbraio 2017

Indennizzi e risarcimenti Ecco come ottenerli

Indennizzi e risarcimenti Ecco come ottenerli

di Andrea Mori wPESCARA Oltre 200mila utenze. In pratica 600mila abruzzesi che hanno subito i disagi del blackout elettrico nei giorni del maltempo di gennaio e che ora contano di essere risarciti. Mezzo Abruzzo. L’ Enel ha detto che paga. Quanto? Il conto complessivo non c’ è, ma si sa che sono stati 26 i milioni di euro che l’ azienda ha sborsato per le 117mila utenze interrotte causa maltempo nel 2015. Come ottenere i rimborsi? Prima di tutto occorre distinguere due parole-chiave. Sono “indennizzi” e “risarcimenti”, diverse perché ciascuna sottintende un modo diverso per vedersi riconosciuti i danni e quindi i rimborsi. Indennizzi automatici. Enel è tenuta a corrispondere indennizzi automatici previsti dall’ Autorità per l’ energia elettrica e che scattano nelle bollette. Vediamo come. Innanzitutto si fa una differenza in base al luogo dove si è verificato il blackout. Se in un comune con più di 50mila abitanti c’ è una deroga di otto ore di buio; se in un comune con meno di 50mila abitanti, la deroga sale a 12 ore e se in paese con meno di 5mila abitanti si parla di 16 ore. Bene. Se il black out è durato di più scattano gli indennizzi automatici per cui le famiglie possono ottenere 30 euro, più altri 15 per ogni blocco di 4 ore di interruzione oltre gli “standard”; questo fino a un tetto massimo di 300 euro (per le attività commerciali e produttive si può arrivare fino ad un massimo di 6mila euro. Nei dettagli: i piccoli consumatori e le imprese con potenza inferiore o uguale a 100 kW, avranno 150 euro, più altri 75 ogni ulteriori 4 ore, fino ad un massimo di 1.000 euro. I piccoli consumatori con potenza superiore a 100 kW, avranno 2 euro per ogni kW, più un euro a kw ogni ulteriori 4 ore, fino ad un massimo di 3.000 euro. Infine, le imprese con potenza superiore a 100 kW, allacciate in media tensione, otterranno 1,5 euro per ogni kW, più 0,75 euro a kW per ogni ulteriori 2 ore, fino ad un massimo di 6.000 euro. . I comuni interessati sono oltre 200. Non è necessario fare richiesta. Sono indennizzi erogati direttamente in bolletta entro il primo ciclo di fatturazione decorsi 60 giorni dall’ interruzione. Per usufruirne occorre essere in regola con i pagamenti. A verificare gli indennizzi sarà direttamente l’ Enel. Se non dovessero arrivare allora occorre rivolgersi all’ azienda (vedi tabella accanto). Indennizzi extra. Si tratta di rimborsi che l’ Enel si è impegnata a riconoscere per i disagi causati dalle interruzioni che si sono prolungate per una durata superiore e che pertanto superano la soglia dei 300 euro ad utente. Questo genere di indennizzi verrà quantificato utilizzando gli stessi criteri stabiliti dall’ Autorità e attinge al “Fondo eventi eccezionali” alimentato dagli stessi contribuenti e al quale l’ Azienda intende contribuire di suo. Una situazione definita «paradossale» dal presidente Codacons Carlo Rienzi che aveva annunciato un ricorso alla Corte dei Conti perché «sarebbero i cittadini a pagare per una rete elettrica che è inadatta e con scarsa manutenzione». Ad ogni modo per ottenere gli indennizzi aggiuntivi occorre armarsi di santa pazienza e procurarsi un modulo negli uffici Enel (vedi tabella accanto). Una prima sommaria descrizione di quanto subito si può descrivere anche nella pagina online messa disposizione di Enel su www.e-distribuzione.it e/o inviarla per posta elettronica. La stessa cosa si deve fare nel momento in cui si lamentano i danni materiali a elettrodomestici. Oltre ai moduli sarà necessario allegare la documentazione necessaria, come fatture e relazione del tecnico intervenuto. Risarcimenti. L’ Enel risarcirà i clienti che hanno dimostrato i danni subiti a seguito del protrarsi dell’ interruzione o per errata manovra nel ripristino del servizio (una scarica più alta). Anche in questo caso attingerà a un apposito fondo di accantonamento. Almeno così le bollette non subiranno aumenti.

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