«Indennità aumentate, bisognava indignarsi prima»
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
«Indennità aumentate, bisognava indignarsi prima»
Stipendi d`oro? Il giorno dopo la decisione del Consiglio regionale di aumentare le indennità dei consiglieri, il centrosinistra va all`attacco: «Sono lacrime di coccodrillo – sostiene il gruppo regionale dei Ds – quelle di alcuni esponenti del centrodestra. Infatti chi oggi, a posteriori, si sbraccia e indigna contro i provvedimenti votati dal Consiglio regionale avrebbe potuto assumere un comportamento coerente, dichiarando apertamente in aula il proprio dissenso e contribuendo a far mancare il numero legale sugli incrementi di stipendio ai consiglieri regionali». Si tratta di un ritocco di oltre mille euro al mese – votato dal Consiglio con 44 voti a favore, 22 contrari – per avvicinarsi allo stipendio dei parlamentari. E i Ds affondano il colpo: «Ma soprattutto gli stessi che oggi si agitano avrebbero potuto sostenere con il loro voto gli emendamenti presentati dai Ds destinati, per esempio, alla promozione e al sostegno del circuito dei teatri lirici regionali, al diritto allo studio per gli studenti delle scuole pubbliche, al sostegno finanziario ai consorzi per le assicurazioni delle attività agricole contro i danni causati da eventi meteorologici, all`aumento del fondo per il trasporto pubblico locale finalizzato al miglioramento dei servizi e al contenimento delle tariffe e alla politica per la casa».
Durissima anche la posizione di Rifondazione comunista: «Il denaro pubblico – si legge in un comunicato, firmato dal segretario regionale Ezio Locatelli – deve servire per fornire ai cittadini ulteriori strumenti e servizi per accrescere le possibilità di informazione e di partecipazione democratica, non per incrementare gli stipendi d`oro. Per questo Rifondazione non approva gli aumenti dei compensi ai consiglieri votati in Regione. Il nostro gruppo al Pirellone ha coerentemente espresso il voto contrario». ». E Locatelli spiega poi «che i rappresentanti del Prc in Regione non tratterranno comunque un centesimo dell`ultimo aumento. Questo denaro (come già accade per una quota dello stipendio) sarà infatti messo a disposizione delle strutture di partito o del gruppo consigliare per finanziare le attività politiche e istituzionali di Rifondazione». Il Codacons ha invece presentato un esposto alla Corte dei conti per chiedere l`annullamento degli aumenti di stipendio.
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