11 Ottobre 2014

Incubo Ebola, l’ Europa reagisce«Militari in Africa e ponti aerei»

Incubo Ebola, l’ Europa reagisce«Militari in Africa e ponti aerei»

Lorenzo Bianchi SFUMA l’ allarme di Parigi. Per la donna ricoverata all’ ospedale Bichat, assicura il ministro della Sanità Marisol Touraine, i controlli hanno «permesso di scartare il sospetto di Ebola». L’ Europa metterà a punto giovedì, annunciano la titolare del dicastero della Salute Beatrice Lorenzin e il commissario della Ue Tonio Borg, le procedure di ingresso per i voli diretti dai Paesi colpiti dall’ epidemia. Secondo Lorenzin, i due argomenti sul tappeto saranno i controlli sanitari sui passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’ Africa occidentale e un «sistema di tracciabilità» per i viaggiatori che sbarcano negli scali europei. La Gran Bretagna ha voli diretti. In Italia si deve garantire la sicurezza delle persone rispetto a «triangolazioni con quei Paesi». Per l’ appoggio logistico alle strutture sanitarie e per coordinare l’ evacuazione dei pazienti europei potrebbe essere impiegato personale militare. Finora solo il Regno Unito ha schierato 750 soldati in Sierra Leone sulla scia degli Usa, che ieri hanno annunciato l’ arrivo di altri 100 marines a Monrovia, la capitale della Liberia. David Nabarro, l’ inviato delle Nazioni Unite per l’ emergenza Ebola ha dichiarato all’ assemblea del Palazzo di Vetro che gli infettati dal virus «raddoppiano ogni due o tre settimane». Secondo il vicesegretario generale Jan Eliasson è necessario disporre di un miliardo di dollari, ma per ora solo un quarto della cifra è stato finanziato. Tre esperti hanno confidato alla rivista Forbes che non considerano campata in aria l’ eventualità che i militanti dell’ Isis si infettino volontariamente per diventare kamikaze-untori. Sono il capitano Al Shimkus, professore al College della marina statunitense, Antony Glees, direttore del centro di intelligence dell’ Università Buckingham, e Amanda Teckman. I DECESSI fino all’ 8 ottobre sono stati 4033, su 8399 contagiati. Il riesame dei casi confermati rivela leggerezze incredibili. A Madrid Teresa Romero, infermiera ausiliaria di 44 anni, primo caso confermato in Europa, viene trattata con il farmaco sperimentale Zmapp. È «stabile nella gravità». All’ ospedale Carlos III sono passate «sotto osservazione» altre 14 persone che hanno avuto contatti con lei. L’ imprenditore di 56 anni ricoverato a Praga sarebbe malato di dengue o di malaria. All’ uomo di affari britannico Colin Jeffrey, 58 anni, morto poco dopo il ricovero a Skopje, sarebbe stato fatale l’ alcol. Sette o otto falsi allarmi sono stati registrati all’ ospedale Sacco di Milano. Secondo l’ assessore della Lombardia alla salute Mario Mantovani il canale sanitario di Linate «non rientra nei parametri di legge». A nome del Codacons Carlo Rienzi chiede di «fornire istruzioni precise ai dipendenti pubblici».
bianchi lorenzo

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