Incontro a vuoto, i gestori confermano gli scioperi
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
Oggi taxi fermi in tutt`Italia, si lavora a un`intesa
ROMA Il processo di liberalizzazione del settore carburanti procede. E i benzinai tornano sul piede di guerra. La Camera ha infatti votato l`articolo 1 del disegno di legge Bersani sulle liberalizzazioni, che contiene, appunto, le norme sui distributori di benzina. Un primo sì a un testo il cui obiettivo finale, nelle intenzioni del ministro dello Sviluppo economico, è quello di far cadere i vincoli che interessano il settore. Primi fra tutti: i parametri numerici e le distanze minime tra un impianto e l`altro. Una piccola, grande rivoluzione della rete di distribuzione, a cui si aggiungono novità anche per quanto riguarda gli orari. Quanto basta per rimettere in subbuglio la categoria dei gestori, che hanno confermato lo sciopero del 6, 7 e 8 giugno, proclamato nei giorni scorsi. L`insieme delle novità contenute nel disegno di legge si traduce, secondo i gestori, in un`apertura alla vendita per la grande distribuzione. L`eliminazione di qualsiasi programmazione numerica che porti a un contingentamento e l`abolizione delle distanze minime è stata duramente contestata dalla categoria nei mesi scorsi, anche a suon di scioperi. Ma di fatto su questi principi cardine, Bersani aveva dichiarato che non ci sarebbero stati ripensamenti. E passi indietro non se ne sono fatti. La trattativa si è quindi spostava su altri aspetti. E in particolar modo sugli orari di apertura degli impianti e sulle competenze affidate alle Regioni in termini di programmazione urbanistica, impatto ambientale, flussi di traffico. Gli ostacoli, però, restano. L`emendamento all`articolo uno votato alla Camera demanda alle Regioni la politica degli orari. Un aspetto che ha immediatamente allarmato i gestori. Convocati per ieri mattina al ministero dello Sviluppo economico, al termine dell`incontro la categoria ha immediatamente confermato lo sciopero. “Quello che era uscito dalla porta, è rientrato dalla finestra“, commenta il segretario generale di Fegica-Cisl, Roberto Di Vincenzo. “In precedenza – spiega – era stato presentato in Commissione un emendamento che liberalizzava gli orari degli impianti legati alla grande distribuzione. Questa modifica è stata eliminata nel testo arrivato in Aula, ma di fatto è stata reintrodotta in altra forma, attraverso un emendamento presentato dall`Ulivo. Il testo votato alla Camera, infatti, stabilisce che le Regioni possano adeguare le proprie politiche di orario“. Immediata la confermato dello stop di tre giorni. Tenuto conto degli orari di apertura e chiusura, i distributori sulla rete stradale con servizio resteranno chiusi dalle ore 19,30 di martedì 5 giugno alle ore 7 di sabato 9 giugno (mentre il self service sarà attivo già dalle 19,30 di venerdì 8). Sulla rete autostradale lo stop durerà dalle 22 del 5 alle 22 dell`8 giugno. “I consumatori sono presi in ostaggio“, protesta il Codacons. Intanto il Garante per gli scioperi ha convocato i gestori per il primo giugno, per “concordare modalità idonee a garantire comunque il servizio minimo indispensabile“, con l`invito “a contenere il disagi per gli utenti e limitare la durata“ della protesta. Sempre la Camera ha dato il via libera a una “mega moratoria“ per i servizi idrici che fino a che non sarà rivista la normativa in materia, non potranno infatti essere affidati a soggetti privati. Intanto oggi taxi fermi in tutta Italia. I sindacati che rappresentano la categoria preannunciano un`alta adesione. Secondo le stime di Taxi Italiano “il fermo riguarderà circa 30.000 auto pubbliche e tassisti aderenti sia a Taxi Italiano, sia a tutte le organizzazioni di rappresentanza unite per la prima volta in piazza“. Una manifestazione è stata organizzata a Roma, dove, secondo Uritaxi, convergeranno almeno 10 mila tassisti. Segnali di una possibile schiarita nella vertenza dei tassisti sono, però, arrivati nella serata di ieri. “Preso atto della sensibilità dimostrata dalla Camera e dal governo, auspichiamo di poter essere convocati per capire le intenzioni dell`esecutivo“, ha affermato il coordinatore nazionale di UnaTaxi, Fabio Parigi, riferendosi “all`esame degli emendamenti chiesti dalla categoria al disegno di legge sulle liberalizzazioni“. UnaTaxi conferma lo sciopero delle auto bianche anche se, a fronte di un`apertura, non vengono escluse novità.
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