Incognita televoto sul festivalone di Gianni Morandi
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fonte:
- Il Manifesto
E’ passata anche la sessantunesima edizione dell’ implacabile sanremone. E nell’ anno del 150esimo chi meglio di un altro monumento nazionale, Gianni Morandi, poteva tenerne alte le sorti? L’ ex ragazzo di Monghidoro si è applicato con giudizio, cercando di dare una sterzata alla gara troppo ingessata e legata all’ evento televisivo a scapito della canzone, maneggiando con cura il tutto. Ha fatto del suo meglio, ha azzerato al minimo le polemiche (Benigni quasi osannato bipartisan…), si è portato dietro le solite due bellezze mozzafiato (una viva, Belen, esangue la Canalis), e ha messo loro accanto Luca e Paolo ovvero la faccia «irriverente» del pianeta Mediaset per gentile concessione delle Jene, piegandoli però alla logica della prima serata e di Raiuno, con battute bipartisan e mai realmente graffianti. Si è poi dedicato al cast e anche se il tentativo di rinnovamento è naufragato di fronte alla solita serie di no ricevuti da molti colleghi, gli va dato atto di aver scelto brani discreti. E con qualche punta alta. Bello il sound retrò dei La Cruz, di classe Vecchioni e lo sberleffo pop di Madonia complice Battiato, intrigante l’ incerta Patty Pravo. Insomma, festival mediamente soporifero ma cocktail evidentemente azzeccato per il pubblico (anche venerdì punte di oltre 10 milioni di ascoltatori) che devono aver individuato, in quanto accadeva al teatro Ariston, una sorta di zona franca tra i festini di Arcore e le risse a Palazzo Chigi. Le incazzature, se così vogliamo definirle, Morandi se le è lasciate per le giornate finali, un litigio con Robbie Williams e i Take That per i ritardi della band e nella conferenza stampa di ieri mattina, contro un rappresentante di Rai Trade, membro del gruppo che presidia le operazioni di televoto. L’ incauto funzionario si è infatti lasciato sfuggire il nome di Vecchioni come più televotato. Risultato, le urla di Mazzi e un «vaffa» (liberatorio?) di Morandi, l’ ennesimo comunicato del Codacons e a chiudere la polemica l’ inevitabile nota ufficiale da viale Mazzini: «Sanremo non corre alcun rischio per quanto riguarda i risultati finali delle votazioni di sabato». Fine del thriller.
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