11 Marzo 2010

Incidente Ostia, Marchi chiede apertura di un’inchiesta

 Il Comune di Roma ha chiesto l’apertura di un’inchiesta sull’incidente ferroviario che nella tarda serata di ieri ha visto coinvolti due treni della linea regionale Roma Lido. Lo scopo è verificare, a margine della ricostruzione delle dinamiche dell’accaduto, le eventuali responsabilità del caso. L’Atac, che ha in concessione il servizio, ha garantito la massima collaborazione per l’espletamento delle indagini. “Non appena sarà fatta chiarezza sull’episodio – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Sergio Marchi -, l’amministrazione comunale si riserva tutte le valutazioni necessarie ad assicurare la massima sicurezza sulla linea ferroviaria regionale a servizio degli utenti del Comune di Roma. Ribadiamo che sulla Roma Lido il servizio è esercito da dodici treni, di cui sei nuovi treni Caf. Gli altri convogli sono treni ereditati dalla linea A nel 2007, recentemente riammodernati”. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara. Intorno alle 23, tra le stazioni di Castelfuno e Colombo, gli ultimi due vagoni di un convoglio diretto verso Roma sono deragliati, poco dopo un treno proveniente dalla stazione di Piramide li ha investiti. Nell’impatto sono rimasti feriti un macchinista e un capotreno, mentre sono rimasti illesi i passeggeri del convoglio. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e i tecnici dell’Atac che hanno compiuto i rilievi per le indagini. Il servizio tra le stazioni di Ostia Centro e Colombo sono stati garantiti da mezzi sostitutivi su gomma.

“Siamo certi – commenta Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’associazione Codici – che la magistratura farà luce anche su quest’ultima grave vicenda ma non possiamo non ribadire la nostra posizione: la qualità del servizio e della manutenzione delle infrastrutture relative al trasporto pubblico locale e dei treni è a dir poco scadente. A cosa serve ammodernare i convogli se la rete ferroviaria è ultradecennale e per questo insicura – si chiede Giacomelli -? I responsabili del settore hanno il preciso dovere di garantire la sicurezza dei cittadini, investendo fondi in maniera sensata e a fronte di una domanda in costante crescita”. Per il segretario nazionale di Codici è urgente un tavolo di confronto con Cotral, Atac e Trenitalia, che gestiscono il trasporto pubblico regionale, “per esporre quelle che secondo noi sarebbero le priorità d’intervento nel settore. Auspichiamo che l’ennesima nostra richiesta non cada nel dimenticatoio”.

L’incidente avvenuto la scorsa notte “mette in luce tutti i problemi del trasporto pendolare nel Lazio. Non solo ritardi cronici e carrozze sovraffollate ora i treni pendolari rischiano anche il deragliamento! Le autorità competenti devono accertare le cause dell’incidente e il livello di sicurezza dell’intera tratta e, se necessario, disporre la chiusura della linea ferroviaria fino a che non saranno fornite le dovute garanzie ai viaggiatori – ha affermato, in una nota, il presidente Codacons, Carlo Rienzi -. Inaccettabile attribuire al maltempo e alle forti piogge le cause del deragliamento, dal momento che i treni devono viaggiare in sicurezza in qualsiasi condizioni climatica. Il Codacons invita infine i passeggeri dei due treni protagonisti dello scontro a rivolgersi all’associazione per chiedere il risarcimento dei danni morali in relazione alla paura e allo stress patiti”.

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