INCIDENTE FERROVIARIO IN PUGLIA: IL CODACONS IN CAMPO PER TUTELARE I DIRITTI DEI PASSEGGERI
L’Associazione chiede la messa in sicurezza di tutte le tratte ferroviarie a binario unico che ancora non dispongono dei sistemi automatici, e mette gratuitamente a disposizione dei passeggeri coinvolti la procura speciale, necessaria per essere assistiti nel processo penale.
I FATTI
Lo scontro frontale fra due treni delle Ferrovie Nord Barese del 12 luglio 2016, sul tratto a binario unico tra Corato e Andria, si è rivelato da subito una tragedia immane. Un incidente tra i più gravi della storia del Paese, che è costato ventisette vite umane e ha lasciato oltre cinquanta feriti (per gran parte pendolari e studenti).
Accaduto, quel che è peggio, su una linea che avrebbe dovuto essere – già da tempo – ammodernata, con il raddoppio dell’attuale binario unico finanziato dalla UE ma bloccato dai soliti cavilli burocratici.
L’INCHIESTA
L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Antonino Di Maio e affidata al pool di sostituti Michele Ruggiero, Alessandro Donato Pesce e Marcello Catalano. I reati contestati sono diversi: disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose. Al termine delle indagini sono diciotto gli indagati (persone fisiche), più Ferrotramviaria: 14 sono dipendenti, dirigenti e amministratori dell’azienda che gestisce il trasporto ferroviario Bari-Barletta. Tra loro i capostazione Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, ma anche i dirigenti di Ferrotramviaria (per aver nascosto 20 incidenti sfiorati negli ultimi quattro anni e non aver investito 664mila euro per l’installazione del sistema minimo di sicurezza utile ad evitare l’incidente). E poi due dirigenti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti poiché non adottarono “provvedimenti urgenti” affinché la rete venisse adeguata.
L’INIZIATIVA CODACONS
Dopo il disastro ferroviario che ha colpito la Puglia e portato alla luce le falle nella sicurezza del trasporto su rotaia nel Mezzogiorno, il Codacons ha chiesto la messa in sicurezza di tutte le tratte ferroviarie a binario unico che ancora non dispongono del sistema SCMT (Sistema controllo marcia treno), in grado di evitare collisioni ed incidenti e garantire l’incolumità degli utenti. In più l’Associazione ha deciso di costituirsi parte civile nel processo che sta per cominciare.
Non solo: oltre a sollecitare interventi di ampio respiro sul fronte della sicurezza, l’Associazione ha deciso di tutelare i cittadini coinvolti nell’incidente anche nel corso dell’ormai prossimo processo penale.
Per iscriverti gratuitamente all’Associazione e scaricare gratuitamente la procura speciale – necessaria per procedere alla costituzione di parte civile dei passeggeri interessati, che saranno così assistiti nel processo penale e nella richiesta di un adeguato risarcimento – clicca qui.
È possibile ottenere ulteriori informazioni riguardo l’iniziativa contattando il Numero Unico Codacons 892.007 (qui i costi): gli operatori dell’Associazione forniranno ogni elemento utile per approfondire la vicenda legale e forniranno la loro consulenza ai cittadini interessati.
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