31 Agosto 2011

Inchiesta Tbc al Gemelli, Codacons rivela “Il marito malato pure lui infermiere”

 
Conoscere le procedure di controllo messe in atto dalla direzione del policlinico Gemelli per accertare le condizioni di salute dei propri dipendenti. Su questo sta puntando l’ attenzione la Procura di Roma che indaga sul caso dell’ infermiera affetta da tubercolosi. Ad oggi sono 52 i bambini risultati positivi ai test condotti al policlinico romano. Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani, insieme al pubblico ministero Alberto Pioletti, oggi ha ascoltato quattro dirigenti del policlinico. A loro è stato chiesto di spiegare a quali visite sono sottoposti i dipendenti, con quali meccanismi e se il personale del reparto neonatale, dove sarebbe avvenuto il contagio, è soggetto a ulteriori controlli. Intanto il Codacons lancia l’ allarme e rivela: "Lo scandalo della Tbc a Roma si ingrossa. Tra silenzi imbarazzanti e mezze ammissioni, comincia a emergere, un quadro ben più allarmante di quello che vorrebbe far credere la presidenza della regione Renata Polverini". E alla governatrice, l’ associazione dei consumatori pone le seguenti tre domande: "Dove lavorava come infermiere il marito dell’ infermiera del Gemelli?’; ‘Lavorava già nel 2004, quando aveva la pleurite tubercolare?’; ‘L’ illustre commissione incaricata dalla Polverini deve accertare anche questo o no?’". "Abbiamo chiesto oggi al presidente della regione – ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – un urgente incontro finalizzato non solo a dare totale trasparenza in informazioni ai cittadini romani, ma anche a stabilire i risarcimenti automatici a favore delle famiglie coinvolte in questo assurdo scandalo. Se la regione rifiuterà, sarà sommersa da cause milionarie per i danni e dovrà rispondere poi alla Corte dei Conti". Sul tavolo di Frisani, intanto, è giunta l’ informativa dei carabinieri del Nas. Dal lavoro svolto dai militari emergerebbe che la donna (che era vaccinata per la Tbc) non sarebbe stata sottoposta a visite in tempi recenti. I carabinieri, inoltre, hanno consegnato alla Procura tutto il materiale documentario sequestrato al Gemelli. Si tratta delle cartelle cliniche, l’ elenco del personale e l’ elenco dei turni di lavoro. Al momento il fascicolo aperto in Procura è senza ipotesi di reato e senza indagati, mentre nei prossimi giorni saraà convocata la stessa infermiera che da tempo è ricoverata nell’ ospedale Spallanzani per curare la sua patologia. Al momento, infine, non risulta che siano giunte in Procura denunce da parte dei familiari dei piccoli risultati positivi ai test. Il vicepresidente della commissione Sanità del Lazio, Giulia Rodano (IdV), i consiglieri Enzo Foschi (Pd) e Rocco Berardo (lista Bonino Pannella) invece chiedono "la convocazione urgente della commissione Sanità del consiglio regionale e successivamente un consiglio straordinario per essere informati sulla situazione del focolaio di tubercolosi che ha contagiato alcuni bambini nati presso il Policlinico Gemelli. La situazione è seria – sottolineano – e richiede che la commissione e l’ assemblea degli eletti della Regione venga informata in tempo reale sugli sviluppi delle iniziative messe in campo dalla Regione per far fronte a questa emergenza. Inoltre riteniamo che il consiglio abbia il diritto di conoscere modalità dei controlli e costi dell’ azione di monitoraggio – concludono i consiglieri regionali – oltre ad avere la possibilità di avanzare proposte e portare il proprio contributo alla soluzione della crisi".
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