Inchiesta Roccaraso, manca uno degli imputati
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fonte:
- Il Messaggero
ROCCARASO – Inchiesta Roccaraso, manca uno degli imputati. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi è influenzato. Il Gup dispone la visita fiscale, regolarmente effettuata dagli organi competenti. Rinviata l`udienza preliminare. Ieri al Tribunale di Sulmona, il legale di Rienzi, ha presentato al giudice Massimo De Cesare un certificato del suo medico di fiducia da oltre 30 anni, e anche consulente del Codacons, Emilio De Lipsis, dove veniva riportato che le attuali condizioni di Rienzi, ricoverato in una clinica, non gli consentivano di essere presente all`udienza di cui si chiedeva il rinvio. L`avvocato Pierluigi Pezzopane, imputato di tentativo di concussione insieme al presidente del Codacons, nell`ambito di uno dei filoni dell`inchiesta Roccaraso, era regolarmente presente. La posizione dei due era stata stralciata in un procedimento che ha portato però al rinvio a giudizio di altri personaggi. Rienzi aveva chiesto lo spostamento del processo in un`altra sede per legittimo sospetto. Secondo l`accusa, sempre Carlo Rienzi avrebbe chiesto all`immobiliare D`Aurora, nell`estate del 2000, circa 600 milioni per le spese legali, sostenute dal Codacons, per conto dell`ex sindaco Camillo Valentini morto in carcere. In cambio l`immobiliare D`Aurora avrebbe ottenuto il via libera per l`ultimazione della palazzina ex Edilmonte a Roccaraso dove c`era una serie di procedimenti a livello penale, civile e amministrativo. La vicenda è definita “Edilmonte“ e fa parte del calderone giudiziario che ha visto coinvolta la cittadina montana. Intanto il 7 novembre si terrà l`udienza circa la vicenda delle fioriere addebitate al Comune di Roccaraso dove sembra che il maresciallo dei Carabinieri Alfredo Di Gioia avrebbe acquistato per sè, alla Evergreen di Castel di Sangro, appunto alcune fioriere addebitandole al Comune. Infatti sembra che ci fosse stata una variazione di bilancio su alcuni lavori di arredo urbano, fiori e piante, che da 22 mila euro arrivò a 35 mila. E proprio il contabile presentò una nota con varie spese integrate dove veniva riportata una voce di 30 mila euro per l`acquisto di fiori e 5 mila per la manutenzione. A quel punto fu chiesto a Gisella Valentini, all`epoca assessore, anche lei rinviata a giudizio, di effettuare una verifica alla Evergreen.
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