29 Novembre 2021

Inchiesta bilancio Juventus: il Codacons chiederà la retrocessione in Serie B e la revoca di due scudetti

Il Codacons chiederà la retrocessione in Serie B e la revoca degli ultimi due scudetti della Juventus dopo l’inchiesta della procura di Torino sulle plusvalenze e sui bilanci del club bianconero nel triennio sportivo 2018/21. “L’impianto accusatorio – scrive il presidente Marco Donzelli – è molto grave e getta una luce sinistra sugli ultimi campionati di calcio anche perché, come sappiamo, vi è stato un vero e proprio predominio bianconero negli ultimi anni, terminato nell’anno passato. Se la Juventus dovesse essersi illegittimamente avvantaggiata sui club rivali con operazioni di questo tipo allora verrebbe meno la regolarità degli ultimi campionati di calcio e, come conseguenza, la Federazione e l’Authority per la concorrenza del mercato dovranno intervenire e sanzionare i responsabili. Al di là delle responsabilità individuali, il club non potrà andare esente da punizione. Per questo, e a tutela di migliaia di tifosi, presenteremo un esposto all’Antitrust ed alla Procura Federale chiedendo la retrocessione del club bianconero in Serie B e la revoca degli ultimi scudetti vinti con l’ombra di queste operazioni potenzialmente illecite”.

I movimenti su cui indaga la procura corrispondono a 282 milioni di euro e sono 42. Tra questi ci sono quelli su cui la Covisoc (commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche) aveva chiesto di fare luce alla fine dello scorso ottobre 2021. La Juventus, però, non sarebbe l’unica società di Serie A interessata da questo filone dell’indagine. In particolare, nel mirino degli investigatori è finita una telefonata tra il direttore sportivo bianconero Federico Cherubini e l’avvocato del settore legale della società Cesare Gabasio (entrambi non indagati, il primo è già stato ascolato in procura) che ha fatto nascere il sospetto che ci siano stati anche dettagli nascosti nei rapporti tra il club e Cristiano Ronaldo. I due infatti hanno parlato di una fantomatica “carta che non deve esistere teoricamente”, che però non è stata trovata dagli investigatori. Cherubini ha comunque negato qualsiasi meccanismo finanziario illecito nella gestione della società bianconera, nonostante i conti siano in sofferenza.

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