27 Giugno 2007

INCENDI:FIAMME IN SICILIA, DONNA MUORE PER SPEGNERE ROGO

TEMPERATURE TORNATE NORMALI; POLEMICHE CON ENEL PER BLACK OUT

PALERMO – Nel tentativo di spegnere uno dei numerosi incendi che anche oggi hanno colpito la Sicilia è morta una donna di 83 anni, Luigia Chidini, che abitava a Santa Maria degli Ammalati, frazione marinara di Acireale (Ct). Secondo una prima ricostruzione la donna, che tentava di spegnere le fiamme con un secchio colmo d’acqua, sarebbe caduta, forse svenendo, e sarebbe stata raggiunta dalle fiamme. I resti del secchio bruciato sono stati trovati a poca distanza dal cadavere. La morte dell’anziana funesta il giorno in cui sembrava che la Sicilia fosse tornata alla normalità con le temperature abbassate di quasi quindici gradi in tutta l’isola e, soprattutto, a Catania dove dai 43 gradi di ieri si è passati ai 29 di oggi.
Gli uomini della Forestale e della Protezione civile però hanno dovuto fare i conti con decine di roghi che hanno interessato la macchia mediterranea delle province di Palermo, Catania, Siracusa, Trapani e Agrigento. A Cefalù è andato distrutto un terzo della superficie del territorio comunale e i danni, come afferma il sindaco Giuseppe Guercio, superano i 7,5 milioni di euro. Intanto, la procura di Palermo ha aperto un’indagine, assegnata al pm Fabio Taormina, per verificare la causa dei roghi in provincia. Resta lontana l’ipotesi mafiosa, nonostante due arrestati di ieri siano imparentati con la famiglia Davì di Torretta, legata a Cosa Nostra.
E’ rientrato anche l’allarme black out. Per quanto riguarda la rete, gestita da Terna, le linee sono tutte attivate, spiega la società. Per Enel qualche problema resta nella bassa tensione, cioé nella distribuzione finale della corrente, che ha creato qualche problema fino a oggi pomeriggio in alcune zone di Catania. "Stiamo procedendo – dicono i tecnici dell’Enel – a riparare piccoli guasti che riguardano singoli utenti o condomini, intervenendo nelle cabine".
Non si placano le polemiche sui disagi dei giorni scorsi definiti "inaccettabili" da sindacati, politici e dalle associazioni dei consumatori Adoc e Codacons che presenteranno una querela all’Enel per interruzione di pubblico servizio. "Tutti i clienti dell’Enel possono fare richiesta di risarcimento per interruzione del servizio – afferma l’Adoc – se non avvertiti per tempo". Secondo l’associazione "i distacchi di corrente di questi giorni non hanno tutti il crisma della causa di forza maggiore". Secca la replica dell’Enel che non intende concedere alcun rimborso. "Le interruzioni che si sono verificate in Sicilia lunedì e ieri – dice l’Enel in una nota – sono state dovute a eventi accidentali, non programmati da Enel. Per tali eventi non è prevista, né è peraltro possibile, il preavviso all’utenza".
Intanto, la Confcommercio di Palermo ha avviato un’indagine conoscitiva per quantificare i danni economici che i ripetuti black out dei giorni scorsi hanno causato agli imprenditori del settore dell’alimentazione e un ricorso all’Authority per accertare illeciti nel comportamento dell’Enel ed, eventualmente, richiedere sanzioni. Anche all’Ars, come ha annunciato il presidente Gianfranco Micciché, si dovrebbe costituire una Commissione di inchiesta per determinare le reali responsabilità, sia in termini di mancata prevenzione sia di eventuali doli, del black out di ieri.

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