3 Novembre 2009

In un mese 69 vincitori Ecco perchè Win for life è proprio un affare

Per il nuovo gioco, saldo quasi in pareggio: 210 milioni incassati, 207 quelli vinti

  Le scommesse sportive continuano a volare. Nel mese di settembre hanno raccolto 413 milioni, 270 milioni in più di quelle ippiche che non riescono a migliorare granché il trend negativo. In cima a questa particolare classifica figurano gli apparecchi da intrattenimento con oltre 2 miliardi di movimento davanti alle lotterie (750 milioni) e al Lotto (440). In complesso gli italiani, al ritorno dalle ferie, hanno investito sui giochi 4 miliardi e 401 milioni. Da inizio anno la spesa globale è stata di quasi 39 miliardi e mezzo con una crescita del 14,41% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. A fine anno si dovrebbe registrare una raccolta complessiva di oltre 52 milioni con un introito per l’Erario attorno ai 10 miliardi. Nel comparto delle scommesse sportive Snai si conferma leader con una quota di mercato del 35,11%, pari a 140,7 milioni di movimento, in crescita del 5,10% rispetto allo stesso mese del 2008. In soldoni oltre un terzo delle puntate sono effettuate presso i punti Snai. A due cifre anche Lottomatica-Totosì (19,08%), Match Point (11%) e Microgame (10,73%), tutte quante in forte espansione. Bwin, grazie all’acquisizione di Gioco Digitale, supera il 4%. Curiosi i dati di Win for Life che mette in palio vitalizi di 4 mila euro al mese per vent’anni. Nella storia dei giochi non era mai capitato che un gioco al totalizzatore presentasse un saldo praticamente in pareggio: è quanto sta accadendo appunto con Win for Life che, nel primo mese di vita, ha incassato 210 milioni contro 207,5 milioni in uscita. Troppi vincitori, in altre parole. Secondo i dati elaborati da Agicos, le vincite ammontano a 134,2 milioni di cui 69 appannaggio degli altrettanti vitalizi. Se a questa voce aggiungiamo i quattrini destinati all’Abruzzo (48,1), ai ricevitori (16,8) e alla Sisal (8,4) cui spetta il 4% della raccolta, si arriva alla fatidica cifra di 207,5. Ci fossero stati altri 3 vitalizi, il conto sarebbe stato addirittura negativo. Sembrerebbe quasi che sia stato sottostimato nelle numerose simulazioni il numero dei potenziali vitalizi.  Per una volta il Codacons non può lamentarsi del pay-out riservato ai consumatori. Differente invece è la situazione del SuperEnalotto dove le vincite, in riferimento ai primi 10 mesi dell’anno, sono state pari a 1.046 milioni contro i 2.900 milioni giocati, in aumento di 440 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2008. E la crescita non accenna a fermarsi davanti a un jackpot che ha raggiunto la quota di 81,5 miliardi, il terzo di sempre. Divisi i vincitori sulle modalità di riscossione delle vincite: il 28% gradisce il vitalizio a differenza del 38% che vorrebbe incassare subito i soldi.
 

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