23 Ottobre 2020

In tv c’ è un reality davvero reale Matrimonio a prima vista

 

FABRIZIO BIASIN Nell’ immenso mare delle boiate in tv (salottini con l’ Uomo Lupo, talk politici con l’ Uomo Lupo, quiz presentati dall’ Uomo Lupo, talent sciò senza talenti, reality sciò molto poco reali, sciò dove bisogna dire che tutti sono buoni e pensano alle minoranze e «W le donne!», ma «W anche gli uomini!», ma soprattutto i poveri, ma pure i ricchi che mica è colpa loro se sono ricchi, ma anche i bianchi, i verdi, i viola e, soprattutto, abbasso i cattivi) c’ è un programma che funziona perché è finalmente, definitivamente, incredibilmente vero. Si chiama Matrimonio a prima vista e non è una novità, perché siamo alla quinta edizione (seconda su Real Time, in onda al mercoledì), eppure ci sembra la cosa più fresca che c’ è (oh, son pareri). Spieghiamo il format ai più distratti: sei tizi fuori di testa – tre maschi e tre femmine – vengono selezionati da un tris di esperti tra decine di fuori di testa e successivamente accoppiati secondo lo schema uomo-donna, uomo-donna, uomo-donna. I due (uomo e donna) fanno reciproca conoscenza sull’ altare, ovvero nel momento del «sì». Pazienza se lui è un cesso e lei ha le branchie, a quel punto ci si sposa, si va in luna di miele, si convive per tre settimane, si fa zum-zum come ogni coppia che si rispetti e, a fine esperienza, si decide se proseguire col matrimonio o procedere col divorzio. E voi direte: «Sì, vabbé, è tutto finto». Finto una fava, se è vero come è vero che nelle edizioni passate c’ è chi ha avuto problemi seri nel dirsi addio dal punto di vista prettamente burocratico. Veniamo al dunque, perbacco. Nell’ edizione in corso le tre coppie formate sono uno spettacolo: non recitano, si amano, si odiano, soffrono, dicono quello che pensano, trombano, tutto «in purezza» (merito anche del montaggio, ben fatto). E tu guardi le vicende di ‘sti matti che si sono sposati con la mascherina sul Lago di Como in presenza di un solo parente (hanno registrato in pieno periodo “nero”, tipo quello attuale insomma) e non puoi fare altro che appassionarti. Ci sono la milanese Nicole e il romagnolo Andrea. E lei è rossa e innamorata al primo sguardo. E lui è un filo tamarro ma mica scemo e «mi piacciono le sue tette, ma mangia troppo». Finisce il viaggio di nozze e lui «oh, non mi attiri fisicamente», ma poi la presenta alla sua famiglia e chissà, magari alla fine vivranno insieme nella gioia e nel dolore finché noia non li separi. Ci sono i pescilessi Luca e Giorgia, lui bravo ragazzo, lei brava ragazza. Si guardano la prima volta, si piacciono, si danno la mano, si fanno le battutine, scelgono la casa dove andare a vivere e, sì, questi qui sono destinati a stare insieme a meno che non intervenga il Codacons (il Codacons se vede troppa felicità, in genere interviene). Infine gli ultimi due, Sitara e Gianluca. Lei sembra una gran rompicoglioni e in effetti lo è, ma piano piano capisci che deve avere qualche buon motivo e comunque non è scema e capisce che ‘sto Gianluca merita un’ occasione. Lui è partito che sembrava il tipico ganassa che «le trombo tutte io», ma poi ti rendi conto che invece pure lui è finito in ‘sto format così grottesco perché ha davvero voglia di credere in un futuro da accoppiato. E, niente, guardatevi Matrimonio a prima vista che è un gran bel prodotto e comunque meglio di un qualunque sciò con l’ Uomo Lupo. riproduzione riservata.

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