6 Ottobre 2011

In Ticino cioccolato e benzina tornano convenienti

In Ticino cioccolato e benzina tornano convenienti
 

 CHIASSO  IL CAMBIO è tornato vantaggioso, dopo la sfuriata di metà agosto che ha prodotto un nettissimo, e ancora sentito, calo di acquirenti provenienti dall’ Italia. Eppure il senso del viaggio in Svizzera per fare acquisti è più che tangibile, anche se solo per pochi a fondamentali prodotti. Ieri il controvalore era di 80 centesimi per ogni euro, a cui si aggiunge l’ aumento dell’ Iva, portata dal 20 al 21 per cento. Un’ inezia, non fosse che la tendenza è ad arrotondare al rialzo, trasformandola in un ritocco che sfiora il 5 per cento. Come avvenuto alla barriera autostradale di Grandate, dove il pedaggio è passato da 1,90 a 2 euro: calcolatrice alla mano, un rincaro del 5 per cento, a causa dell’ esigenza di arrotondamento. RIMANE invece invariata la tariffa al casello di Fino Mornasco, fermo a 70 centesimi. Secondo le associazioni consumatori, tra cui il Codacons, l’ aumento dell’ Iva si sarebbe mediamente tradotto in un rincaro di circa 1,50 per cento, salvo esigenze di arrotondare i prezzi: una proiezione che tiene conto dei consumi principali per una famiglia di tre persone, stima che nel 2012 questo corrisponderà a una spesa media di circa 200 euro in più rispetto a qualche settimana fa. Calcoli che rendono ancora più vantaggiosa la spesa in Canton Ticino per alcuni prodotti. Non serve inoltrarsi molto: appena oltrepassato il confine la scelta è ampia per fare rifornimento di benzina a prezzi che valgono il viaggio. La verde ieri era venduta a 1,38 euro, contro una media di 1,55 in Italia (ma i realtà con picchi di 1,60). Un risparmio netto di 17 centesimi al litro, almeno considerando un serbatoio da 45 litri, il risparmio è di circa 8 euro per ogni pieno. Ovviamente questo vale per chi non possiede la carta sconto, che rende i calcoli differenti: per chi risiede in fascia A, lo sconto sarebbe di un solo centesimo al litro, che sale a 7 centesimi per la fascia B e 12 per la C. A quel punto, basta solo considerare se il risparmio vale il viaggio. Tuttavia se la spesa si estende ad altri generi, i vantaggi aumentano: primo fra tutti il caffè, dove sconti promozionali e un prezzo di partenza già di per sé conveniente, portano a 2 euro al chilo il risparmio. Poco costosa anche la cancelleria, venduta nei grandi magazzini a ridosso del confine e mediamente conveniente rispetto all’ Italia, mentre il ribaltamento delle proporzioni è ormai palese per quello che è stato un bene storico: le sigarette. Un pacchetto di Marlboro in Canton Ticino è venduto a 6,30 euro, in Italia a 5,20. Stesso discorso per lo zucchero, più caro di circa 40 centesimi al chilo. «e ondate di acquirenti dall’ Italia non le stiamo vedendo da settimane» racconta l’ esercente di una stazione di servizio, un minimarket dove, tra offerte e promozioni, si possono acquistare caffè e cioccolato svizzero in grandissima quantità: quest’ ultimo è un altro articolo con prezzi concorrenziali, a patto che non sia di importazione. «Ad agosto, quando il cambio tra euro e franco è arrivato alla pari ? prosegue ? la clientela italiana è praticamente sparita. Ora sta riprendendo, ma l’ informazione che il franco è tornato più basso, e che la benzina verde costa meno, non è ancora circolata a sufficienza. Nel fine settimana stanno aumentando le auto italiane che arrivano a fare il pieno, ma in settimana i ritmi sono ancora calmi. Per il resto noi non abbiamo sentito un grande ritorno dall’ aumento dell’ Iva in Italia, è piuttosto il cambio a favorirci o meno». Una ricognizione tra i generi noti può portare a un risparmio di una ventina di euro tra benzina, piccola scorta di caffè e cioccolato, ma con un po’ di pazienza si può andare a passare in rassegna le offerte in un Paese che non ha avuto bisogno di ritoccare al rialzo i prezzi al consumo.

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