3 Giugno 2003

In malattia metà degli assistenti di volo

In malattia metà degli assistenti di volo

Disagi e ritardi soprattutto a Fiumicino. Oggi prevista la cancellazione di 225 voli



Oggi lo sciopero di 4 ore del personale Alitalia di terra e di volo, e quello generale in Francia; ieri 1.100 assistenti di volo in malattia, su 2.300 previsti in servizio. Risultato: 225 gli aerei che rimarranno a terra oggi, 175 i voli cancellati i eri. Non c?è pace per chi ha scelto di spostarsi in aereo: da tre giorni negli aeroporti italiani si replica lo stesso copione: lunghe file ai check-in, forti ritardi per arrivare a destinazione (quando ci si riesce), stanchezza, nervosismo. In attesa e nonostante l?incontro con il governo fissato per domani, in vista del quale Alitalia si è detta pronta l?altro ieri a ripristinare il quarto membro dell?equipaggio, sono continuati a fioccare anche ieri i certificati medici del personale di bordo, così che per molti voli non è stato possibile comporre l?equipaggio. Il tasso di morbilità tra gli assistenti di volo è stato ieri pari al 48%, riferisce l?azienda. «Speriamo che da mercoledì si apra un tavolo capace di guardare in avanti, per il futuro della compagnia e dei lavoratori, con un clima di confronto serio, che finora è venuto a mancare», dice Paolo Marras, esponente sindacale del Sulta, una delle organizzazioni che rappresentano il personale di volo. «In queste ore, tutte le componenti sindacali stanno costantemente spiegando ai lavoratori l?evolversi della situazione – aggiunge – prendendo atto dell?operato del Ministero dei trasporti che è riuscito a far recedere la compagnia dal provvedimento sugli equipaggi che da tempo dicevamo fosse un colossale errore». Quanto ai certificati medici, Marras spiega «che è in atto in queste ore un invito diffuso alla collaborazione, affinchè si agevoli il ripristino della situazione operativa dell?Alitalia». Ma lo sciopero di quattro ore (dalle 12 alle 16) di tutti i dipendenti Alitalia, già proclamato da tempo, unito – sottolinea l?azienda – agli strascichi delle malattie (molti certificati prevedono il ritorno al lavoro solo domani), indica chiaramente che anche oggi sarà una giornata di passione per i viaggiatori. L?improvvisa epidemia tra gli assistenti di volo, sulla quale la compagnia aerea ha presentato un esposto alla magistratura, non è piaciuta a Cittadinanzattiva, che parla di «forme di lotta sindacale che sono l?esatto opposto di quegli scioperi virtuali o alla rovescia che dovrebbero caratterizzare il moderno sindacalismo nei servizi di pubblica utilità». E non è piaciuta nemmeno all?esponente di Forza Italia, Osvaldo Napoli, secondo il quale «utilizzare la malattia come forma di protesta è un cattivo esempio che si dà ai lavoratori onesti che quando, scelgono di protestare, pagano di persona con giornate di sciopero». Ma la vicenda ha scatenato accuse anche alla compagnia, colpevole «della mancanza di informazioni ai passeggeri»: «Non era difficile prevedere, infatti – afferma il Codacons – i disagi provocati dalla protesta degli assistenti di volo ed avvisare in tempo i clienti della cancellazione delle partenze». Sulla stessa lunghezza d?onda un altro parlamentare di FI, Maurizio Lupi, secondo il quale, «al di là della irresponsabilità delle hostess per una protesta sindacale che non si giustifica, i vertici aziendali dovevano capire quali sarebbero state le conseguenze». Il governo dovrà «affrontare il problema del settore aereo come accade in tutti i Paesi». È quanto si aspetta dall?incontro di domani con gli esponenti del governo l?amministratore delegato di Alitalia Francesco Mengozzi, che si augura che «il governo sposti l?attenzione sui problemi del trasporto aereo e lasci all?azienda» la calibratura delle azioni gestionali. Mengozzi ha poi sottolineato la bontà delle scelte di Alitalia, criticando invece le mancate aperture di credito al piano di gestione da parte dei sindacati.

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