17 Dicembre 2015

In coda anche per le cause legali «Ma per i piccoli non vale la pena»

In coda anche per le cause legali «Ma per i piccoli non vale la pena»
frenati gli azionisti sotto i 10mila euro. ‘offerte speciali’ di codacons

di STEFANO LOLLI LA LEGGE è uguale per tutti. Ma per gli azionisti e gli obbligazionisti della Cassa di Risparmio, l’ uguaglianza rischia di costare cara. Anche se come vedremo non mancano le offerte speciali, per garantirsi comunque una tutela. Nel mare magnum dei risparmiatori Carife, scatta tuttavia anche l’ avviso ai… naviganti: per i più piccoli fra gli azionisti, il ricorso alle vie legali è sconsigliato. «A meno che un cittadino non voglia procedere per questioni di principio, noi suggeriamo di non avventurarsi nelle cause ai risparmiatori che possiedono meno di 10mila euro in azioni». A parlare è Roberto Zapparoli, presidente provinciale di Federconsumatori; negli uffici continua la dolorosa processione di azionisti e obbligazionisti, ciascuno con il proprio fardello di storie oltre che di documenti. Un centinaio hanno già deciso d’ intraprendere l’ azione legale, ma a molti è la stessa associazione a consigliare la resa preventiva. «Considerando la somma che potrebbero ricavare in caso di vittoria – dice Zapparoli -, c’ è il rischio che chi ha poche azioni, diciamo attorno alle 200-300, si ritrovi a pagare più di spese legali». NELL’ IMPOSSIBILITÀ di promuovere una ‘class action’, com’ è noto ciascun risparmiatore deve procedere singolarmente: e tra istruttoria ed assistenza legale, per Federconsumatori i costi variano «da un minimo di 500-600 sino ad alcune migliaia di euro», dice Zapparoli. A ciò va aggiunta, in caso di successo, la percentuale che dovrà essere riconosciuta all’ associazione: nel caso del Codacons, è previsto che l’ associazione «si trattenga il 10% dell’ importo restituito al ricorrente». Proprio il Codacons, che lunedì ha svolto un’ assemblea a Lagosanto e ieri sera a Ferrara, arriva una sorta di ‘offerta speciale’: «Per i piccoli azionisti, sotto i 10mila euro, l’ onorario sarà di 300 euro – spiega l’ avvocato Bruno Barbieri -, per chi invece supera questa soglia il costo del patrocinio sarà di 600 euro, come abbiamo fatto pagare nel caso di Monte dei Paschi di Siena. Nella vicenda Carife, visto l’ azzeramento dei risparmi, abbiamo deciso di chiedere il minimo». Costo minimo anche per la preiscrizione (appena 2 euro), che dovrà essere integrato di 48 euro nel caso di rinvio a giudizio, e dunque di avvio formale del procedimento. COSTI ANALOGHI per gli obbligazionisti, per loro tuttavia non c’ è una soglia minima di convenienza: «Abbiamo l’ idea fondata che tutti potranno essere risarciti – riprende Zapparoli -, attendiamo sviluppi dal governo che non ha ancora chiuso la partita degli emendamenti ma in ogni caso siamo decisi a dare battaglia fino in fondo. E consigliamo ai risparmiatori di costituirsi parte civile, convinti che la vicenda sfocerà anche in una causa penale». —
stefano lolli

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this