5 Giugno 2008

IN CITTA’ LAVORI CHE ININTERROTTAMENTE TORMENTANO I CITTADINI SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA’;

IN CITTA’ LAVORI CHE ININTERROTTAMENTE TORMENTANO I CITTADINI SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA’;

NESSUNO CHE FACCIA RISPETTARE LE ORDINANZE SINDACALI;

DENUNCIA QUERELA NEI CONFRONTI DEL DIRETTORE DEI LAVORI, VIG

In un paese ed in un secolo in cui tutti dovremmo essere creatori di civiltà, assistiamo ancora una volta al più chiaro e vergognoso degli “scaricabarile”.
Da anni la  via Michelangelo Schipa è sottoposta a vere e proprie torture per i residenti attualmente derivanti da lavori per la costruzione di box auto all’ex giardino delle suore tra via Rafastia e via M. Schipa che fanno continuamente vibrare e sussultare il palazzo e più di una volta sono stati chiamati i vigili del fuoco per timore di gravi conseguenze, ma l’aggravante è che i lavori cominciano la mattina presto, a volte anche poco dopo le 6.40 e vanno avanti ininterrottamente, senza soluzione di continuità, fin oltre le ore 19.00, sebbene i vigili urbani del pronto intervento, ad una richiesta esplicita abbiano risposto che esiste un’ordinanza sindacale che impone l’inizio dei lavori in città alle ore 7.30 con interruzione dalle 13.30 alle 15.30 e sospensione dei lavori al tramonto.
Ma chi fa rispettare le ordinanze? NESSUNO!!!
Pochi giorni or sono, alle 6.52, si invitavano i vigili urbani del pronto intervento al rispetto di detta ordinanza, ma suggerivano di rivolgersi ai carabinieri o alla polizia poiché non c’erano loro pattuglie in servizio.
I carabinieri chiamati alle 6.55 dicevano che non era loro precipuo compito e che bisognava chiamare i vigili urbani.
L’operatore della polizia, chiamata di seguito, diceva che volentieri sarebbe intervenuto con una sua pattuglia, ma la zona indicata era stata assegnata alla responsabilità dei carabinieri.
INSOMMA, ALLA FACCIA DELL’ORDINANZA, NESSUNO INTERVENIVA, RICREANDO L’ETERNO “SCARICABARILE”!!
Ieri pomeriggio, 04.06.08, alle ore 14.15, venivano invitati di nuovo i vigili urbani del pronto intervento ad intervenire dal momento che i lavori, come al solito, non erano stati interrotti. Ma i lavori, ahimé manco a dirlo, ugualmente non si interrompevano. Non c’è stato controllo sull’intervento dei vigili, ma visti i risultati…
Quale paese, ci chiediamo, si può chiamare civile se le ordinanze ci sono ma non vengono rispettate. Cosa deve fare un cittadino per far valere i propri diritti rispetto ad un legislatore tanto previdente? Eppure le lamentele, anche forti, insistenti ed a gran voce sono mosse agli organi preposti!!
Tutti, nel 2008,  dovremmo essere produttori di civiltà, dalle ditte private e non, dalle forze di polizia alle istituzioni. Perché il responsabile dei lavori non obbliga la sospensione dei lavori conoscendo l’ordinanza e, non conoscendola, perché non lo obbligano al rispetto i Vigili o i Carabinieri o la Polizia?
Infine un’ultima considerazione: visto che i lavori sono a ridosso della Procura, possibile che la tortura tocchi solo i residenti e non anche coloro che lavorano a pari distanza? Non avrebbe dovuto o potuto la Procura intervenire d’ufficio? …ma forse questa è un’altra storia..

                                                                                                                           Presidente Codacons Campania
                                                                                                                                         Prof. Enrico Marchetti

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this