“In Calabria non esiste un reparto per bambini”
- fonte:
- Gazzetta del Sud
«Intollerabile». Così il Codacons definisce l’assenza in Calabria di un reparto ospedaliero di neuropsichiatria infantile e di una rete di servizi efficiente per bambini, famiglie e professionisti. Insieme ad Art. 32- il Codacons ha deciso di intervenire con una raccolta di firme volta a sollecitare le istituzioni a frenare la migrazione sanitaria assicurando «la presa in carico effettiva e completa del paziente con problemi di neuropsichiatria infantile». Per questo le due associazioni hanno rivolto una richiesta alla Regione e al ministro della Salute oltre che ai parlamentari eletti in Calabria. All’iniziativa sono giunte tante adesioni, «su tutte l’Università Università Magna Graecia e la Fimp, ma anche la Pediatria del presidio ospedaliero di Vibo Valentia, l’Ordine dei medici di Vibo Valentia, quella del Comune di Vibo e non da ultimo la vicinanza del Forum del Terzo settore vibonese». Importanti sono state ritenute anche le tantissime testimonianze raccolte, «soprattutto quelle del comitato Uniti per l’autismo Calabria, che ha ampiamente e in maniera ferma, competente e concreta descritto lo scenario regionale, oltre che quelle di validissimi medici del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, Vibo e Catanzaro che hanno dimostrato sensibilità e professionalità». Ma tutto questo non basta. «Il ministero della Salute, chiamato dal Codacons a pronunciarsi sul problema, ha riconosciuto ufficialmente che in Calabria manca ancora un reparto ospedaliero di Neuropsichiatria infantile. Un’assenza con ricadute sociali, esistenziali ma anche economiche e che, principalmente, si sintetizza in una negazione del diritto alla salute, alla cura, all’assistenza per i bambini calabresi». Ecco perché Codacons e Articolo 32 chiedono di mettere fine a questa situazione, sollecitando anche l’istituzione di un tavolo tecnico ad hoc.
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