In aumento la richiesta di trattamenti estetici
- fonte:
- il Tirreno
PIOMBINO. Mens sana in corpore sano. C’è poco da fare, per quanto talvolta istintivamente proviamo a prenderne le distanze, il desiderio di sentirsi a proprio agio con l’immagine che vediamo riflessa allo specchio, alla fine riguarda un po’tutti.I dati Codacons parlano di un aumento considerevole dei trattamenti estetici in Italia proprio nel periodo della pandemia, tra il 2020 e il 2021, l’80% dei quali non invasivi (botulino, filler, inestetismi fisici ma anche trattamenti praticati da dentisti o dermatologi) mentre il restante 20% si è rivolto ad un chirurgo sottoponendosi a veri e propri interventi. Infine quattro pazienti su dieci sono sotto i trenta anni. Un trend che pare non riguardare esclusivamente le grandi città: Riccardo Vigetti è un giovane medico estetico piombinese, proviene dalla Scuola internazionale Fatebenefratelli di Roma, fa parte della Sime (Società italiana medicina estetica), circa dieci anni fa ha aperto lo studio Libra in corso Italia a Piombino e se gli chiediamo numeri e percentuali non ha dubbi, la richiesta c’è ed è effettivamente in crescita. «La medicina estetica è più che altro una filosofia di vita – dice Vigetti – nel senso che si basa moltissimo sulla prevenzione e correzione di inestetismi cutanei o sottocutanei. Quanto al viso,i due trattamenti che utilizziamo di più sono il filler di acido ialuronico e il botulino, una tossina utilizzata ad esempio per “migliorare” lo sguardo. In medicina estetica esistono solo tre botulini consentiti e vengono praticati principalmente nel terzo superiore del viso, non sulla bocca. Le altre zone – spiega Vigetti – sono destinate all’iniezione di acido ialuronico che invece va ad autostimolarne la formazione, prodotto naturalmente, ma in quantità sempre minori col passare del tempo. Il filler di acido ialuronico ha anche un’azione di riempimento delle zone d’ombra e delle pieghe del volto». Gli interventi più gettonati riguardano bocca, “zampe di gallina” e rughe naso labiali sia in termini di riempimento che di definizione, ad esempio può essere iniettato dell’a-cido ialuronico sul contorno labbra in modo da metterle in evidenza senza gonfiarle (evitando cioè l’effetto canotto). Scopriamo poi che una delle ultime tendenze è il rino-filler, ovvero il riempimento di alcune zone del naso. «Occorrono però alcune ca-ratteristiche – spiega Vigetti – ad esempio non potrà essere applicato su un naso storto, mentre la gobbetta o addirittura il naso aquilino possono essere corretti riempiendo la gobbetta sia sotto che sopra ottenendo un naso più a punta e dritto». Chiaramente occorre grande esperienza e professionalità da parte del medico che dovrà preoccuparsi di non iniettare acido ialuronico in zone offlimits, dove cioè passano vene, arterie o nervi. «Dobbiamo studiare il viso e fare un’accurata anamnesi farmacologica del paziente prima di intervenire – sottolinea Vigetti – uno dei rischi principali connesso a una non corretta applicazione di acido ialuronico, essendo un gel, è proprio quello di incanulare un’arteria (col botulino non si corre questo problema perché diluito con acqua e sale) pratica che, per quanto sia molto raro, può causare una necrosi. Insomma, specie in alcune zone del viso esistono regole abbastanza rigide da rispettare». Ovviamente le richieste riguardano anche inestetismi del corpo come mesoterapia o carbossiterapia (un macchinario che sfrutta i benefici dell’anidride carbonica sulla vascolarizzazione, ad esempio delle gambe, ed ha anche funzione lipolitica). Elevata è stata la richiesta anche durante la pandemia con un incremento della richiesta maschile, fino a qualche anno fa molto più circoscritta. «La medicina estetica maschile è in forte aumento – dice Vigetti – in particolare si chiede di eliminare inestetismi cutanei come verruche o fibromi ma parallelamente è in crescita anche la richiesta di filler o botulino. Negli uomini si tratta di trattamenti concentrati esclusivamente su viso. Inoltre – conclude Vigetti – sono aumentati i colloqui di lavoro e una persona consapevole di avere un difetto, come la sudorazione delle mani (trattabile anch’essa col botulino), psicologicamente rischierà di concentrarcisi troppo. Ecco allora che risolverlo non potrà che giovare alla sua autostima».
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- Tags: botulino, filler, medicina estetica