17 Febbraio 2014

Immobili da riclassificare centro storico al setaccio

Immobili da riclassificare centro storico al setaccio

Nuovi estimi, il centro storico sarà passato “ai raggi X”. Con la delibera approvata la settimana scorsa dalla giunta municipale, il Comune ha riavviato il procedimento di revisione del classamento delle unità immobiliari. Il riclassamento riguarderà, in particolare, la zona del centro storico, che sarà letteralmente passato al setaccio. Lo stesso assessore Attilio Monosi spiega che sarà valutato caso per caso. «La nuova situazione catastale dovrà essere più aderente al territorio – spiegaNon è possibile che ci siano, per esempio, palazzotti che risultano classificati come A4, vale a dire abitazioni ultrapopolari». Il centro storico non è più la zona degradata di vent’ anni fa ed oltre, ribadisce l’ assessore, e gli immobili hanno acquistato un nuovo valore. «Anche i più aspri oppositori non hanno mai negato la necessità di una revisione – aggiunge riferendosi agli esponenti dell’ opposizione – Il problema è il criterio da applicare. Nel provvedimento precedente, le zone individuate erano troppo eterogenee, invece servono micro zone omogenee». L’ 11 luglio scorso, la Prima sezione del Tar aveva accolto il ricorso presentato da Raffaele Ungaro e dalle associazioni Codacons, Adusbef ed Adoc, con l’ intervento del Comune, contro l’ Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’ Economia e delle Finanze, annullando la suddivisione del territorio cittadino per la revisione del classamento delle unità immobiliari. «Ma è evidente che le micro zone censuarie approvate dal Ministero nel 1999 non sono più attuali – è stato ribadito pure nella delibera di Giunta dei giorni scorsi – sia per il profondo sviluppo del tessuto edilizio urbano sia per la modifica del perimetro della circoscrizione territoriale operato con la cessione della marina di Casalabate ai comuni di Trepuzzi e Squinzano, e con l’ acquisizione in compensazione dei territori da questi ceduti». Dunque, già dalle prossime settimane gli immobili della parte antica della città – che coincide con l’ area della movida notturna – saranno passati al setaccio dal Comune. Invece, Monosi assicura che per l’ ottanta per cento del territorio urbano la situazione rimarrà inalterata. Intanto, è stato costituito un gruppo di lavoro, costituito dai funzionari designati dai dirigenti dei settori Lavori pubblici, Urbanistica e Tributi, che procederà alla delimitazione delle nuove zone censuarie. Gli atti tecnici dovranno essere completati entro sei mesi, per passare, poi, all’ approvazione da parte del consiglio comunale.

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