30 Maggio 2011

IMMIGRAZIONE: IL CODACONS DENUNCIA MALTA ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DELL’AIA

PER I MANCATI SOCCORSI ALL’IMBARCAZIONE DI MIGRANTI

Il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Corte Penale Internazionale e alla Corte Internazione di Giustizia dell’Aia in merito alla vicenda dei mancati soccorsi ad una imbarcazione di migranti in difficoltà nella notte tra sabato e domenica nelle acque maltesi, vicenda denunciata dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni.
“La Convenzione di Amburgo del 1978 prevede la stipula di accordi regionali per la delimitazione tra Stati frontisti o contigui delle zone SAR (Zona di Ricerca e Soccorso) di competenza nazionale relative sia alle acque territoriali, sia alle acque internazionali adiacenti – scrive il Codacons nell’esposto – Malta rivendica unilateralmente un’enorme zona Sar senza tuttavia disporre di mezzi per svolgere operazioni di soccorso.  Riserve sull’estensione della zona SAR di Malta in rapporto alla limitata capacità dei mezzi adibiti al soccorso, sono in passato state espresse dall’Italia nel corso delle ricorrenti ondate migratorie. Ma se Malta difende con le unghie e con i denti la sua zona Sar ci sono anche altre ragioni, di carattere strettamente economiche”.
A fronte dei mancati soccorsi al barcone di immigrati e dopo le denunce del Ministro Maroni, il Codacons ha deciso di  chiedere alla Corte Internazione di Giustizia e alla Corte Penale Internazionale di accertare se siano ravvisabili o meno nei confronti dello Stato di Malta, gli estremi dell’ omissione di soccorso, di omessa applicazione del codice marittimo internazionale di aiuto ai natanti e il mancato rispetto del dovere di intervento nelle rispettive zone SAR.

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