20 Giugno 2018

Ilva, il Codacons chiede a Di Maio una nuova gara per la vendita

 

Annullare gli atti del precedente Governo e bandire una nuova gara per l’acquisizione del complesso aziendale Ilva “in cui la gassificazione degli impianti sia una pre-condizione per l’ammissibilità dell’offerte e che attribuisca al piano ambientale presentato dai partecipanti il range di punteggio più alto per la valutazione globale dell’offerta“. Si è concluso con questa richiesta l’incontro fra il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ed il ministro del Lavoro e Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.

Il Codacons riferisce che “assieme al team di esperti e legali che segue a Taranto il processo ‘Ambiente svenduto’ ha consegnato al Ministro un documento contenente una serie di richieste per risolvere il nodo Ilva e migliorare la vita dei cittadini di Taranto“. A Di Maiop è “stato proposto poi di accelerare i tempi per la bonifica di Taranto procedendo ad una delocalizzazione su base volontaria dal quartiere Tamburi in attesa che gli interventi ambientali vengano effettuati e conclusi” riferisce ancora l’associazione dei consumatori. Il Codacons infine ha chiesto “uno studio epidemiologico sui giovani di Taranto per avere una visione globale della situazione sanitaria specie per le fasce di età più giovani“.

“Il ministro Di Maio è stato determinato e propositivo e prima di assumere qualsiasi decisione sull’Ilva e su eventuali chiusure dell’azienda ha affermato di voler capire bene come stanno le cose” scandisce l’associazione aggiungendo che “Di Maio ha poi chiesto la collaborazione del Codacons per seguire il processo ‘Ambiente svenduto’ e per conoscere gli umori dei cittadini di Taranto“. Al termine del confronto con Di Maio, i rappresentanti del Codacons – il presidente Carlo Rienzi assieme ai professori Livio Giuliani e Agostino Messineo e agli avvocati Valerio Silvetti e Vincenzo Rienzi – hanno incontrato per alcuni minuti i delegati di Arcelor Mittal. I delegati dell’azienda, dice il Codacons, “hanno chiesto all’associazione di metterli a conoscenza delle situazioni in essere a Taranto e delle criticità patite dai residenti, e hanno promesso che provvederanno con la massima fretta ad eseguire la copertura dei parchi minerari. Promesse che – conclude il Codacons – si spera non si riveleranno ‘da marinaio’“.

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