5 Marzo 2018

ILVA: CODACONS SI OPPONE A TRASFERIMENTO DEL PROCESSO A ROMA

 

INDUSTRIA E GOVERNO TENTANO DI STRAPPARE GIUDIZIO AL TAR DI LECCE, CHE DOMANI DOVRA’ DECIDERE SE AMMETTERE L’ASSOCIAZIONE AL TAVOLO DI TRATTATIVA

L’industria e il Governo tentano di strappare al TAR di Lecce il giudizio sull’ambiente tarantino e portarlo nelle più sicure aule di Roma. Lo afferma il Codacons, che si oppone al trasferimento del processo Ilva da Lecce al Tar del Lazio.
Il procedimento deve rimanere a Lecce e in tal senso interverremo domani in udienza al Tar per chiedere il rigetto delle assurde richieste presentate dai difensori Ilva, oltre che la condanna alle spese per la rinuncia alla sospensiva – spiega l’associazione – I giudici dovranno inoltre pronunciarsi sulla richiesta di ammettere il Codacons, in qualità di associazione ambientalista, al tavolo di trattativa con il Governo e gli enti locali, e su quella di acquisire la documentazione sull’Ilva ancora mancante.
In particolare il Codacons ha contestato al Tar l’esclusione dal tavolo dei cittadini che hanno subito gravissimi danni e si sono ammalati o sono addirittura morti per le esalazioni tossiche della fabbrica, ma anche dei lavoratori dell’azienda, anch’essi non rappresentati al tavolo istituzionale.
L’associazione chiede infine alla Regione Puglia e al Comune di Taranto perché mai insistono nella rinuncia alla sospensiva visto che il tavolo della trattativa è assolutamente fermo e non ha dato alcun risultato né al comune né alla Regione, una rinuncia che sembra basata su motivazioni politiche e sulla quale i due enti dovrebbero fare marcia indietro.

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