Il vaccino “last minute” di Scanzi: Nardella lo difende ma il Codacons presenta un esposto contro Regione Toscana e Asl Sud est
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fonte:
- Repubblica.it
di Simona Poli
Diventa incandescente la polemica sul giornalista di 47 anni che ha ricevuto una dose di AstraZeneca ad Arezzo in quanto caregiver degli anziani genitori: la procura aveva già aperto un’inchiesta sul caso. Il sindaco di Firenze sta dalla sua parte, Maria Elena Boschi lo attacca, il dibattito sui social
Mentre tutti lo attaccano il sindaco di Firenze Dario Nardella a sorpresa si schiera al fianco di Andrea Scanzi, il giornalista toscano che ha raccontato su Facebook di essersi vaccinato ad Arezzo come “riservista”, una categoria formata da persone che usufruiscono di dosi avanzate delle immunizzazioni a fine turno della normale distribuzione. Scanzi, che ha 47 anni, ha detto di essersi inserito in lista in quanto caregiver degli anziani genitori e ha scatenato col suo racconto una polemica sui social a cui si è associata la capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi che ha attaccato frontalmente Scanzi. Il sindaco di Firenze Dario Nardella si schiera invece in difesa: “Non condivido”, spiega, “questa aggressione violenta”.
Peccato che Nardella scelga proprio il giorno in cui Il Codacons decide di presentare un esposto alla procura di Arezzo, che aveva già aperto un fascicolo sul caso Scanzi, chiamando in causa non solo l’Asl Toscana Sud Est ma anche la Regione. La Asl avrebbe garantito la correttezza della procedura seguita per la vaccinazione, sostenendo che il giornalista fosse regolarmente iscritto alla cosiddetta “lista dei panchinari”. Ma il Codacons non ci sta e chiede di verificare “entrambe le affermazioni”, sostenendo che la lista dei cosiddetti “riservisti” non esisterebbe e che il modulo per iscriversi all’elenco sarebbe stato pubblicato on line dalla Asl Toscana Sud Est “solo sabato scorso, ossia un giorno dopo la vaccinazione di Scanzi”. L’associazione dei consumatori mette anche in dubbio che il gironalista possa definirsi, come ha fatto, un caregiver, ossia il badante dei genitori in quanto figlio unico: “Le disposizioni del ministero della salute”, fa notare il Codacons, “prevedono che abbia diritto al vaccino solo chi si prenda cura in modo continuativo e costante di disabili o soggetti fragili: come può conciliarsi tale requisito con l’attività di Andrea Scanzi, che almeno fino all’agosto del 2020 ha girato tutta l’Italia col suo spettacolo teatrale ‘Gaber se fosse Gaber’, spettacolo che, come si legge nello stesso sito internet di Scanzi, ha registrato 150 repliche?”. Il Codacons fa sapere anche che denuncerà all’Ordine dei giornalisti Bianca Berlinguer (Rai3), “per aver messo il servizio pubblico e disposizione di Andrea Scanzi, consentendo al giornalista di utilizzare mezzi e risorse della Rai, pagate dai cittadini, per una difesa privata e senza contraddittorio”. La stessa osservazione che aveva fatto Maria Elena Boschi.
Nardella però è di tutt’altro avviso. La vicenda dei vaccini sta facendo emergere troppa rabbia e odio, soprattutto sui social”, dice il sindaco di Firenze. “Scanzi ha voluto seguire le indicazioni pubbliche fornite in quelle ore convulse dal generale Figliuolo, il quale aveva dato come input quello di non sprecare alcuna dose a costo di darla al primo passante. Anche la vicenda dei caregiver, nei giorni in cui Scanzi si è vaccinato, era ancora molto incerta: mancava insomma una comunicazione chiara e univoca per cui l’unico messaggio comprensibile e condivisibile era quello di non sprecare dosi di vaccini. Ora, che qualcuno preferisca buttare via una dose di vaccino piuttosto che portare avanti speditamente le vaccinazioni, mi pare assurdo”, sostiene Nardella.
Ma ancora più assurdo, osserva il sindaco proseguendo nel suo ragionamento, “è questo clamore mediatico sui cosiddetti ‘furbetti’ del vaccino, che sta generando uno scontro sociale pericoloso, creando il paradosso per cui chi si vaccina viene guardato con sospetto o aspramente criticato. Se le regole sono chiare per tutti e trasparenti, non c’è bisogno di una caccia alle streghe”. In questa fase “occorre gettare acqua sul fuoco, rassicurare la popolazione, fornire informazioni chiare e univoche, organizzare al meglio le liste di ‘overbooking’ per non sprecare neanche una dose. E non odiare ma festeggiare chi si vaccina, perchè è un passo avanti per uscire dalla pandemia”.
Al contrario di lui Michele Anzaldi di Italia Viva si associa al Codacons nella condanna della trasmissione su Rai 3 di Bianca Berlinguer. “A Cartabianca’ è andata in onda l’umiliazione del giornalismo. Un collaboratore pagato (Scanzi collabora anche con la Rai e La7 oltre a lavorare al Fatto quotidiano) è stato intervistato dalla sua direttrice, nel programma che lo ha scelto come unico giornalista opinionista a pagamento, per giustificarsi di una vicenda personale che lo riguarda, senza alcun contraddittorio né una vera inchiesta giornalistica, peraltro trasmettendo un messaggio vergognoso: fare di tutto per saltare la fila per il vaccino è giusto”, scrive il parlamentare su Facebook.
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