Il Tutor Non può Ritardare l’ apertura di Brebemi Codacons si Batta anche Contro le Pecche dell’ A4
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fonte:
- Corriere della Sera
Ma basta con queste cose! Non esiste una legge che obblighi a dotare un’ autostrada del Tutor, e chi gestisce la A35 (Brebemi) ha l’ obbligo di attenersi alle leggi, non alle idee (magari anche condivisibili) del Codacons. Inizino ad aprirla e poi con il tempo installeranno anche il Tutor. Morterone
Il Codacons, il coordinamento delle associazioni che difendono i diritti dei consumatori, si è cacciato in un bell’ ingorgo di polemiche e «vaffa». Perché quando si tratta di strade, motori, velocità e multe ci sono consumatori, probabilmente la maggioranza, che non vogliono essere difesi, ma solo essere liberi e rapidi. Marcia indietro e riassunto: la Brebemi, l’ attesa autostrada che dovrebbe dare equilibrio e fluidità al grande sistema viario dell’ intera Lombardia, aprirà il 22 luglio, ed è già una bella notizia con i tempi che corrono nelle opere pubbliche, ma il Codacons, appoggiato dall’ associazione amici della polizia stradale, con un esposto allarmato prova ad accendere il semaforo rosso: alt, non si alzino le sbarre dei caselli se prima non viene installato il sistema Tutor di controllo della velocità media. La legge non lo impone, replica la Cal spa, società che gestisce Brebemi. Non importa, taglia corto il Codacons, una strada senza Tutor significa strada «multa free», ci si butteranno tutti, per smanettare in allegra impunità, e questa è concorrenza sleale, soprattutto verso A4, tutorizzata per 130 chilometri. Estremizzando, sarebbe come concedere a una sola farmacia di vendere liberamente marijuana: sai che ressa di fumatori e che affari! O a una certa zona turistica di non far pagare l’ Imu sulla seconda casa: sai che impennata il mercato immobiliare! Insomma, Brebemi con o senza Tutor? L’ opinione di Morterone è piena di buon senso, altri sono andati giù in stile campagna elettorale: Codacons ridicolo, patetico, mettetelo sotto Tutor, abolitelo, condannatelo per il reato di protagonismo inutile e dannoso al solo scopo di procurarsi visibilità. Ma c’ è anche chi giustamente ammonisce: il tuo diritto di ammazzarti correndo a 200 all’ ora cessa nel momento in cui puoi coinvolgere persone rispettose dei limiti. E il limite è di 130 orari, troppo basso per molti, e infatti non mancano le proposte di alzarlo almeno a 140, giusto per tanti altri. Le cifre, che non sono opinioni, non possono essere ignorate: da quando c’ è il Tutor sulla A4 gli incidenti sono scesi del 19 per cento, i feriti del 27 e i morti del 50. E da quando c’ è la quarta corsia i lutti sono ulteriormente calati. La prudenza è decisiva, la sicurezza generale della strada e l’ ampiezza sono per lo meno importanti. Comunque sia, basterebbe la possibilità di salvare una vita sola a giustificare il Tutor. La cui installazione ora non può certo diventare causa di ritardata inaugurazione della Brebemi. Ciò detto, il Codacons ci permetta un consiglio: si batta pure per l’ amato-odiato apparecchio, però si faccia carico con ugual clamore e ostinazione di altri casi, cronici e acuti, che toccano e ritoccano gli utenti dell’ autostrada, in particolare dell’ A4: per esempio, i rincari ineluttabili come il Capodanno e le costanti tonnare di auto alle barriere-tangenziali di Milano. Certi giorni, quasi tutti, si sta immobili e stipati come al raduno annuale alla Mecca. E il Tutor che velocità media segnala? Anziché contravvenzioni registra forse sconti-indennità di lentezza mentre lo stress mette il turbo e le giugulari esplodono per la collera? Ha mai calcolato, il Codacons, i mesi, gli anni e la salute persi per raggiungere a due all’ ora il telepass? Questo non credo, direbbe il senatore Razzi. Ma lui, con quel cognome, se ne frega: può andare senza limiti di velocità.
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