Il Tar boccia Arcelor La copertura dei nastri va fatta entro gennaio
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fonte:
- Quotidiano di Puglia
Resta fissato al 31 gennaio il termine della prescrizione ambientale per la chiusura di nastri e torri in quota dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto, indicata nel decreto del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il Tar del Lazio ha così deciso sul ricorso presentato dall’azienda facendo rilevare che «detto termine è stato confermato anche dalle valutazioni espresse nella conferenza di servizi decisoria, dovendo la società assicurare il rispetto del raggiungimento del 93% della chiusura dei nastri in quota – termine, questo, condiviso dalla stessa ricorrente -, residuando, quindi, una percentuale esigua di lavorazioni, puntualmente indicate nella conferenza di servizi». La domanda cautelare «merita accoglimento, è detto nel provvedimento del Tar – nei soli limiti della conferma della sospensione delle prescrizioni indicate a suo tempo nel decreto gravato», relativa alla copertura dei nastri (prescrizione n. del piano ambientale, per la quale il decreto fissava il termine del 30 aprile), «la cui illegittimità – si aggiunge – è stata già rilevata da questo Tribunale con l’ordinanza n. 6755 del 2020 e che sono state superate dalle stesse conferenze di servizi, con le quali è stato definito un nuovo quadro prescrittivo e temporale, relativamente al quale la ricorrente ha manifestato la propria condivisione». Resta «ferma – si fa rilevare l’osservanza di tutte le misure interinali già imposte nelle more della definizione del giudizio nel merito e salvo l’esito dell’obbligatorio decreto conclusivo da parte del Ministro». L’udienza di merito è fissata per il 19 maggio. Contro il ricorso dell’azienda era intervenuto in giudizio il Codacons, chiedendo al Tar di confermare la validità del decreto ministeriale.
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- Rassegna Stampa