Il sistema emergenza senza medici e macchinari
- fonte:
- Il Quotidiano del Sud
di SAVERIO PUCCIO CATANZARO – Il lungo fine settimana appena trascorso ha posto in evidenza tutta la fragilità del sistema sanitario di soccorso della provincia di Catanzaro. Le lacune di un servizio che non ha più medici e che si basa esso stesso su un’emergenza continua, sono diventate tangibili proprio in questi giorni. E a nulla è valsa, fino ad ora, la delibera con cui l’Azienda sanitaria provinciale ha provato a pagare ore di straordinario ai pochi medici rimasti pur di non bloccare l’assistenza. CODACONS ACCUSA, ASP RISPONDE – Un tema, quest’ultimo, finito nuovamente sul tavolo della Procura della Repubblica di Catanzaro. Nei mesi scorsi sono stati gli stessi medici ad evidenziare i disservizi, ora ci ha pensato il Codacons di Catanzaro che ha chiesto alla procura della Repubblica il sequestro dei turni del servizio 118 dell’Asp del capoluogo di regione. «Lasciare le ambulanze del 118 senza medici rappresenta un gravissimo abuso e finisce per negare il diritto a ricevere cure tempestive ed adeguate – ha detto il vicepresidente nazionale Francesco Di Lieto -. In Calabria dopo decenni di inenarrabili sprechi si è pensato bene di risparmiare sulla pelle dei cittadini negando loro il sacrosanto diritto ad un medico per le emergenze. Lo sconcertante braccio di ferro tra Asp e medici per la restituzione di una indennità già cristallizzata ha destabilizzato definitivamente il sistema – ha concluso Di Lieto – ed oggi chiediamo l’intervento degli uffici di Procura per ottenere prova documentale del gravissimo rischio cui viene esposta la popolazione». Le tesi del Codacons sono state, però, smentite da una dichiarazione di Cosimo Zurzolo, referente unico Sue 118, secondo il quale «tutti i turni del sono coperti.Per dovere di chiarezza e per rassicurare la popolazione, posso assicurare che non ci sono postazioni scoperte, il servizio di emergenza urgenza viene garantito correttamente. Ad ogni modo, vista la correttezza e regolarità, consegnerò personalmente tutti i turni alla Procura della Repubblica di Catanzaro e gli elenchi che il Codacons contesta». POSTAZIONI SENZA MEDICO – Eppure, le inefficienze si sono palesate nuovamente durante lo scorso fine settimana. Nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre la postazione di Soveria Mannelli è rimasta senza medico; sorte analoga per l’ambulanza di Falerna, demedicalizzata la mattina dell’1 novembre. Condizioni che hanno lasciato l’intero territorio tra Tiriolo e Soveria senza una ambulanza medicalizzata, considerato che le Pet di Tiriolo e Maida sono da anni demedicalizzate. Una porzione di territorio vastissima, dunque. MACCHINARI ROTTI NEGLI OSPEDALI – Ma come se non bastasse, i disagi si sono spostati anche sugli ospedali,dal momento che, nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, non hanno funzionato i laboratori di radiologia a Soveria Mannelli e contemporaneamente la Tac all’ospedale di Lamezia Terme. In quest’ultimo caso, per garantire gli esami fondamentali ad alcuni pazienti, l’ambulanza del 118 di Lamezia è stata costretta a fare la spola con l’ospedale di Soverato. L’unico automezzo medicalizzato, dunque, è stato utilizzato per i trasporti da un presidio all’altro con un impiego di oltre due ore per recarsi a Soverato e tornare a Lamezia. SALTA LA GUARDIA MEDICA – Sempre in Presila,il sindaco di Sersale, Salvatore Torchia, ha reso noto che nella notte tra l’1 e il 2 novembre la guardia medica della popolosa cittadina, punto di riferimento per tutto il comprensorio e sede di una postazione del 118 non medicalizzata, è rimasta anch’essa priva di medico. Questo ha significato che per avere un medico a disposizione,si è dovuto fare riferimento ai presidi territoriali di Cropani, Zagarise e Petronà, distanti alcuni chilometri. Amarezza e impotenza nelle parole del sindaco davanti alle tante lamentele dei cittadini, con l’unico appello possibile a chiamare il 118 per i casi più gravi. Ma con una certezza: lo stesso 118, in quelle ore, aveva a disposizione per tutto il comprensorio la sola ambulanza medicalizzata di Sellia Marina. Un sistema, quello dell’emergenza, per il quale trovare gli aggettivi giusti è diventato ormai impossibile.
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