29 Giugno 2006

Il saldo “ griffato“ non piace più



I saldi mascherati non piacciono ai clienti. Non c`è proprio niente da fare, i consumatori non si fidano degli sconti anticipati e davanti ai cartellini “ alleggeriti“ preferiscono aspettare la data ufficiale, quella dell` 8 luglio prossimo. Il perché è facile da capire: non potendoci essere nulla di scritto sul prezzo, lo sconto verbale suona “ fasullo“ alle orecchie del cliente sospettoso. E se il detto “ fidarsi è bene, non fidarsi è meglio“ vale anche per i negozi più alla moda e conosciuti, diventa legge quando si tratta degli esercizi commerciali più piccoli, che espongono merce non sempre griffata ed alle volte “ anonima“. E poi c`è anche la paura del consumatore di trovare lo stesso articolo con una percentuale di sconto superiore a partire dalla data ufficiale d`inizio delle svendite di fine stagione. “ Sto guardando, non mi fido a comprare “ , ammette Marianna T., davanti ad una vetrina del centro, “ il commerciante mi ha detto che mi fa un po` di sconto, comunque non è urgente quest`acquisto, preferisco aspettare “ . Stesso copione anche in periferia, dove Emanuela C., davanti allo sconto di dieci euro per un paio di pantaloni da sessantanove, dice di no al negoziante. Va un po` meglio per le grandi griffe, che già da qualche giorno hanno esposto in determinati spazi del negozio, merce al 50%, niente scritte ovviamente, ma la parola del commesso di turno vale quanto il saldo, mentre sullo scontrino c`è la conferma: il prezzo si dimezza una volta davanti alla lettura ottica della “ pistola“ del registratore di cassa. Intanto, mentre i consumatori più scettici preferiscono aspettare ancora qualche giorno, la Confesercenti ricorda le regole da rispettare: “ Le vendite di fine stagione o saldi devono essere un`occasione vantaggiosa per la città, per gli acquirenti e per gli esercenti nel rispetto delle regole e nella trasparenza “ . Sono diretti ai consumatori, invece, i consigli dell`associazione Altroconsumo: “ Provare sempre l`articolo prima di acquistarlo “ , ricordano, “ la legge infatti non impone al negoziante di cambiare i prodotti se non sono difettosi, né durante i saldi né durante le vendite normali. Anche nel periodo dei saldi l`acquirente ha diritto di cambiare la merce difettosa. Controllare accuratamente la merce in saldo e conservare sempre lo scontrino “ . Sempre secondo l`associazione di consumatori “ per legge, la garanzia sugli acquisti vale per due anni dalla data riportata sullo scontrino e deve essere fatta valere entro sessanta giorni dalla scoperta del difetto, anche se la merce è stata acquistata in saldo. Evitare l`acquisto di capi d`abbigliamento privi dell`etichetta di composizione e di quella di manutenzione per evitare danneggiamenti durante la pulizia “ . L`INDAGINE DI MERCATO Secondo uno studio condotto dalle associazioni Adoc e Codacons, il 65% degli italiani si farà prendere dalla febbre dei saldi. Le due associazioni hanno anche calcolato una spesa media a famiglia di circa 95 euro, ma rispetto all`anno scorso si registrerà un calo degli acquisti tra il 5% e il 10%, a causa del ristagno dei consumi e del caro- vita.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this