26 Novembre 2009

Il Postamat va in tilt e gonfia gli addebiti

L’acquisto in negozio o il prelievo manda in rosso il conto. Le Poste rassicurano: i saldi saranno corretti
Un errore fa saltare la virgola dei decimali. E gli euro diventano migliaia

 
ROMA. Panico tra i risparmiatori e uffici postali presi d’assalto in tutta Italia dopo la scoperta che numerosissimi conti correnti postali erano stati letteralmente prosciugati. Il grave inconveniente, causato da un’anomalia contabile che ha fatto "saltare" la virgola dei decimali, ha colpito migliaia di persone che ieri hanno fatto acquisti o prelievi con il Postamat. Gli utenti hanno avuto la sgradita sorpresa di trovare il proprio conto in rosso, o comunque con addebiti pesantissimi e inspiegabili. Immediate le rimostranze alle Poste da parte di cittadini infuriati, e impiegati in difficoltà. Molti risparmiatori si sono anche rivolti alle associazioni dei consumatori e – con tutta probabilità – nei prossimi giorni faranno partire richieste di risarcimento. Poste Italiane ha cercato di placare gli animi e le preoccupazioni con un comunicato: «In seguito a un’anomalia contabile alcune transazioni effettuate recentemente con la carta Postamat, presso gli esercizi commerciali e bancomat, potrebbero aver generato un addebito superiore a quello effettivo. Poste Italiane rassicura i clienti che il ripristino dei corretti saldi è in corso e sarà completato nelle prossime ore». Questo il comunicato di Poste Italiane, che ha parlato di "alcune transazioni", in verità migliaia, che da poche centinaia di euro si sono trasformate in prelievi e pagamenti a tre zeri. «Abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni di conti in rosso senza giustificato motivo – ha detto Carlo Pileri, presidente dell’associazione dei consumatori Adoc, – dato che non risultano movimenti in uscita corrispondenti al debito segnalato sul conto. I debiti si aggirano in media sui duemila euro, ma si toccano punte anche di 5mila. Ai correntisti di conseguenza è inibito sia il prelievo che la possibilità di effettuare pagamenti».  Anche per il Codacons «è un fatto grave. Poste italiane dovrebbe dotarsi di sistemi di controllo adeguati. Non basta giustificarsi come ha fatto adesso, ma deve individuare e punire i colpevoli».

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