15 Novembre 2020

Il piano per il vaccino e la catena del freddo «L’ Italia sarà pronta»

 

Il piano del ministero della Salute per il vaccino contro il Covid? «Si sta perfezionando la bozza, anche con una riflessione insieme alle Regioni»: parola di Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute. I temi in discussione sono di ordine medico, a partire dalle categorie da sottoporre in via prioritaria alla vaccinazione. Per quanto riguarda l’ organizzazione e la logistica – dal trasporto, ai centri di conservazione delle dosi – il commissario del governo Domenico Arcuri dovrà contribuire a «un adeguato meccanismo di distribuzione», spiega il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. Che fa il punto su un aspetto cruciale: il vaccino di Pfizer-Biontech – di cui l’ Italia attende le prime dosi da metà gennaio – deve essere conservato a 75-80° sotto zero. «C’ è qualche problema per la catena del freddo per la distribuzione del vaccino ma era noto ed il ministero non si è fatto trovare non pronto per questi aspetti di logistica. E teniamo presente che ci sono anche altri vaccini che stanno arrivando». Quanti? Verosimilmente fino a sei o sette nel 2021, secondo l’ Agenzia europea del farmaco. Ma come verrà selezionato il primo elenco di 1 milione e 700 mila cittadini che riceveranno subito le dosi? In funzione della loro fragilità e potenziale esposizione al virus: in testa operatori sanitari, anziani (a partire da quelli più a rischio, ricoverati nelle Rsa) e malati cronici. Nel piano, si stabilirà anche quanti potranno essere i centri di stoccaggio del vaccino a livello regionale. Intanto lo Spallanzani di Roma annuncia l’ esito di uno studio: «Il virus muta fino a 100 volte meno dell’ Hiv. Questo aumenta la speranza di sviluppare vaccini efficaci». Più cauto Arnaldo Caruso, direttore delle Laboratorio di microbiologia e Virologia degli Spedali Civili di Brescia: «Con due dosi da inoculare, l’ efficacia del vaccino anti-Covid si verificherà in estate. Probabilmente potrà aver qualche effetto nella terza ondata, che ci aspettiamo per l’ autunno 2021». E intanto il Codacons ha presentato un esposto alla Consob e alla Procura della Repubblica di Milano contro la Pfizer, con le ipotesi di insider trading e aggiotaggio. Al centro della vicenda, la vendita di azioni da parte del ceo di Pfizer, Albert Bourla, che nei giorni scorsi si è disfatto del 62% dei titoli in suo possesso.

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