Il Passante di Mestre “sotto processo”. Verso una class action
-
fonte:
- Gazzetta del Sud
VENEZIAIl Passante di Mestre nulla ha potuto contro una spinta di traffico eccezionale, superiore a ogni previsione, che ha finito per schiacciare sotto il suo peso anche il gioiello viario del Veneto inaugurato nel febbraio scorso. È la tesi sostenuta ieri, numeri alla mano, dal presidente del Veneto Giancarlo Galan, analizzando quanto accaduto sabato scorso sull’asfalto rovente dell’A57, quando una coda di vacanzieri di una trentina di chilometri ha tentato invano di infilarsi nell’imbuto delle due corsie del tratto Quarto d’Altino-Trieste dell’A4. Galan ha parole di fuoco per l’Anas, il cui presidente Pietro Ciucci ha annunciato l’avvio di un’ispezione sulla maxicoda del Passante, ritenendola «un atto dovuto». «Abolire l’Anas replica il governatore veneto è più di una battuta. Se c’è un ente che non serve a nulla, va eliminato». Un messaggio che il presidente veneto lancia dalla sede di Mestre di Veneto Strade proprio in concomitanza con l’inizio a Venezia della riunione delle società concessionarie del Nord-Est la Cav, che gestisce il Passante, la spa della Venezia-Padova, e Autovie Venete, che gestisce la Venezia-Trieste convocata, per fare il punto, dall’Ispettorato vigilanza concessioni autostradali (Ivca) dell’Anas. Rintuzzate le accuse, Galan è disposto solo a riconoscere la logica dei numeri, che hanno visto il Passante vacillare sotto l’onda d’urto di un peso mai visto prima. Tra tangenziale e Passante, a Mestre sono transitate sabato oltre 83 mila vetture, mentre nello stesso giorno del 2008 le auto dei vacanzieri erano state ‘solò più di 53 mila. «Senza il Passante sostiene Galan la coda dalla barriera di Mestre, con questo incremento, sarebbe arrivata fino a Vicenza o quasi». A mettere in ginocchio l’A57 sono stati, per gli amministratori veneti, una serie di coincidenze imprevedibili, a partire da alcuni incidenti stradali che in alcuni momenti hanno ridotto ad una le corsie percorribili lungo la Venezia-Trieste. Per il prossimo fine settimana, annuncia Galan, vi saranno maggiori informazioni agli automobilisti sin dall’altezza di Verona, oltre che attraverso i bollettini Isoradio. Fanno fronte comune con Galan i ministri Altero Matteoli (Infrastrutture), e entrambi veneti Maurizio Sacconi e Luca Zaia. «Non dimentichiamo che sabato sono entrati in crisi molti nodi» ricorda Sacconi. Il Codacons annuncia intanto una class action: potranno aderire gli automobilisti rimasti ore e ore intrappolati in coda e «chiedere il risarcimento per i danni subiti in relazione ai ritardi, alla sofferenza patita e alle errate informazioni fornite in autostrada». Quanto all’Anas, «per anni è stata bloccata la realizzazione di nuove infrastrutture», sottolinea il presidente Ciucci: «siamo in recupero con 150 cantieri aperti».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- TRASPORTI