26 Febbraio 2020

IL PARCO DI MONTE MARIO STRAPPATO GRAZIE AL CODACONS ALLE MANI DELLA DELINQUENZA

 

DA TRIBUNALE DI ROMA CONDANNE PER TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE E ABUSO D’UFFICIO

ORA LA SINDACA RAGGI RIPRENDA IL PROGETTO DEL PARCO VERDE ATTULMENTE ABBANDONATO AL DEGRADO

Grande vittoria del Codacons oggi presso l’Ottava Sez. Collegiale del Tribunale penale di Roma, dove si è celebrata l’ultima udienza del processo che vedeva coinvolti diversi soggetti, anche della Pubblica Amministrazione, per l’annosa questione dell’appalto relativo alla concessione, da parte dell’Agenzia del Demanio, dell’area verde sita in Roma, località Piazzale Clodio, per interventi di ottimizzazione del parcheggio già esistente e di riqualifica del Parco Monte Mario.
La concessione, a seguito di avviso pubblico del 14 febbraio 2013, era stata aggiudicata alla Società Flora Energy S.r.l. senonché, a seguito di indagini, gli amministratori di quest’ultima, insieme ad altri pubblici ufficiali, furono rinviati a giudizio con le accuse di aver turbato la regolarità della gara con diverse condotte collusive. Tanto che, successivamente nelle more del processo, l’Agenzia del Demanio si vide costretta ad annullare in autotutela l’aggiudicazione.
Questa mattina la Sezione si è pronunciata in ordine alla penale responsabilità degli imputati Pulcini, Visca, Aliberti, Zucchetti, Pini per i reati di traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio condannandoli a pene della reclusione inferiori di anni 2 tanto che ne ha concesso la sospensione condizionale.
Ai pubblici ufficiali coinvolti si è aggiunta la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Il Tribunale ha altresì disposto la confisca delle somme di denaro sequestrate nonché ha condannato gli imputati, in solido tra loro, al risarcimento dei danni in favore delle costituite parti civili CODACONS – difeso in giudizio dall’Avv. Vincenzo Rienzi – e Agenzia del Demanio, rispettivamente di € 10.000 ed € 150.000, nonché al pagamento delle spese processuali in favore di ciascuna pari ad € 8.000.

Pronta adesso una diffida al demanio e alla sindaca di Roma Virginia Raggi affinché in tempi rapidi provveda a disporre un nuovo bando per la riqualificazione dell’area interessata, che oggi versa i grave condizione di abbandono e degrado.

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