20 Febbraio 2007

Il magistrato non si sarebbe astenuto dal seguire l`inchiesta

SULMONA (L`Aquila) – Il magistrato non si sarebbe astenuto dal seguire l`inchiesta nonostante una situazione di incompatibilità e, inoltre, sarebbe partito per un viaggio negli Usa, in aspettativa, appena tre giorni dopo aver chiesto l`arresto di un indagato che s`è suicidato in carcere. Il caso del sindaco di Roccaraso, Camillo Valentini, suicida in carcere nel ferragosto del 2004, s`arricchisce di un nuovo colpo di scena. La Procura di Campobasso, chiamata per “legittima suspicione“ ad indagare su alcuni magistrati abruzzesi e su altri personaggi che si sono occupati o erano coinvolti nella maxi-inchiesta sugli appalti sospetti di Roccaraso (“La Cortina del Sud“), ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro dei dieci indagati. In particolare per il sostituto procuratore Maria Teresa Leacche, per l`ispettore di polizia, Massimiliano Mancini e per il presidente e vice del Codacons, rispettivamente Carlo Rienzi e Giuseppe Ursini. Per il Pm e l`investigatore viene ipotizzato il reato di abuso d`ufficio: la dottoressa Leacche, secondo l`accusa, non si sarebbe astenuto dal seguire l`inchiesta sul sindaco Valentini “pur versando in una situazione di incompatibilità in quanto i suoi familiari erano comproprietari di uno stabile sull`Aremogna a Roccaraso che il sindaco aveva dichiarato inagibile“; l`ispettore avrebbe portato avanti le indagini sul caso Valentini “rivelando un anomalo intendimento di persecuzione inquisitoria ed assoluta mancanza di serenità e imparzialità in quanto mosso da risentimenti personali e da spirito di rivalsa perchè sua madre era inquilina in lite in un immobile di proprietà del nonno di Valentini“. Rienzi e Ursini sono invece accusati di calunnia e diffamazione perchè, anche strumentalizzando il ruolo del Codacons, facevano pervenire esposti contro i magistrati di Sulmona e contro l`ex presidente della Corte di Appello dell`Aquila, Michele Ramundo, che si erano occupati a vario titolo di procedimenti giudiziari contro l`ex sindaco di Roccaraso. Contestualmente il Procuratore di Campobasso, Mario Mercone, ha chiesto l`archiviazione per Giovanni Melogli (Procuratore di Sulmona), Michele Ramundo (magistrato), Elena Celidonio (convivente di Melogli), Gisella Valentini, (assessore comunale di Roccaraso), Luigi D`Orazio (giudice del Tribunale di Sulmona), Aura Scarsella (sostituto procuratore di Sulmona) e anche per alcuni dei reati contestati agli stessi Leacche, Rienzi e Ursini. “È ora inevitabile lo spostamento del processo in altra sede- ha dichiarato Rienzi- e l`immediata sospensione dal servizio dell`ispettore“. Il Codacons ha chiesto al Csm e al Guardasigilli la sospensione cautelare dal servizio anche per il Pm Maria Teresa Leacche.

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