Il governo: via i blocchi Tensione, un morto
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fonte:
- Alto Adige
- Corriere delle Alpi
- Gazzetta di Mantova
- Gazzetta di Modena
- Gazzetta di Reggio
- Il Centro
- Il Mattino di Padova
- Il Piccolo
- il Tirreno
- La Città di Salerno
- La Nuova Ferrara
- La Nuova Sardegna
- La Nuova Venezia
- La Provincia Pavese
- La Tribuna di Treviso
- Messaggero Veneto
- Trentino extra
ROMA Il primo provvedimento concreto è arrivato solo nella tarda mattinata di ieri quando il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha emanato un’ ordinanza con la quale ha vietato assembramenti di Tir presso i caselli autostradali all’ entrata della capitale. Raccolto quindi l’ invito del ministro dell’ Interno Anna Maria Cancellieri, che ha invitato i prefetti a fare ricorso alle ordinanze urgenti «se la protesta dei Tir dovesse compromettere la sicurezza della circolazione e l’ incolumità delle persone». Cancellieri era stata a sua volta sollecitata dall’ Unione Europea, per tramite del vicepresidente della Commissione Antonio Tajani: «Il governo italiano ha assicurato che intraprenderà tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi e togliere gli impedimenti alla libera circolazione delle merci». Ma – aldilà del provvedimento nella Capitale – ieri è stata una giornata funestata anche dalla morte di un autotrasportatore travolto e ucciso da un altro Tir. La tragedia è avvenuta ad Asti sulla statale 10, vittima un astigiano. Agli arresti una autotrasportatrice tedesca che lo avrebbe travolto nel tentativo di superare il blocco. Sicurezza che non c’ è, dunque, con i tir ammassati davanti ai caselli e agli svincoli, in un clima di tensione e anche di pesanti intimidazioni. Malgrado questo, altre ordinanze dei prefetti non ce ne sono state. Risultato: il Paese è in ginocchio per alcune migliaia di camionisti (aderenti a una sola sigla sindacale) che bloccano il passaggio di tutti gli altri autotrasportatori (ben più numerosi) che invece vorrebbero lavorare. La benzina ieri mancava già in molte regioni del centro-sud, le derrate alimentari scarseggiano, in alcune zone persino le medicine, nelle città sospesi servizi essenziali (scuolabus, smaltimento rifiuto, etc…). E i presidi sono rimasti là, sorvegliati dalle forze dell’ ordine, che per l’ occasione hanno potuto avvalersi di 1.160 rinforzi. A causa dei blocchi (ieri erano ancora un centinaio) la Fiat ha dovuto fermate la produzione negli stabilimenti di Melfi, Cassino, Pomigliano, Mirafiori, Sevel. I lavoratori delle Carrozzerie Mirafiori in cassa integrazione avrebbero potuto riprendere oggi per tre giorni l’ attività. Ma sono dovuti restare a casa. Il ministro Cancellieri, molto prudente in questa fase e che ha passato la patata bollente alla discrezione dei prefetti, incassa le critiche del Codacons: «Oltre al morto che c’ è già stato cosa deve succedere prima che il ministro Cancellieri si svegli e decida di precettare i camionisti?». Nell’ audizione di ieri al Senato il ministro ha voluto sottolineare che sono state aperte indagini per verificare infiltrazioni della criminalità organizzata nella protesta «dei forconi» in Sicilia (da dove tutto è partito), giustificando poi l’ atteggiamento estremamente cauto del governo: «I disagi causati dalla protesta sono stati affrontati coniugando fermezza e dialogo. Ciò ha consentito di stemperare la tensione – ha detto – e di far sì che la gestione dell’ ordine e della sicurezza pubblica non subisse, nel complesso, grave pregiudizio». Ma sul fronte sicurezza c’ è molto da discutere. Oltre all’ astigiano morto, è rimasto ferito un altro camionista nel Parmense, mentre a Salerno un camionista che voleva continuare la corsa ed è stato inseguito da alcune auto e ha esploso un colpo di fucile per potersi allontanare. E non si contano gli episodi di danneggiamenti, minacce, intimidazioni. Intanto a Napoli otto persone sono state denunciate per blocchi stradali arbitrari, mentre a Nola un camionista è stato arrestato per minacce. Il casello Napoli Nord dell’ autostrada, uno dei punti più critici, è stato sgomberato dalle forze dell’ ordine con metodi pacifici, presidiato poi dal reparto mobile della questura di Caserta. 65 denunciati anche nel Ragusano, ma altri provvedimenti arriveranno nei prossimi giorni. La situazione della viabilità secondo la Polizia Stradale sta comunque migliorando. Riaperta l’ A4 presso Torino, restano difficoltà sulla Salerno-Reggio e sulla A14 e sulla A16 in Puglia (ma la situazione è critica un po’ in tutto il Sud). Grossi problemi a Ventimiglia, al valico con la Francia, dove si sono bloccati molti Tir. Traffico rallentato su numerose strade di grande scorrimento in Abruzzo, Sardegna, Emilia, Campania e Basilicata. Sul fronte politico si segnala una nota della Lega Nord che appoggia la protesta, attaccando il governo Monti: «Le proteste hanno lanciato un segnale chiaro e forte, che non si può non ascoltare. Il popolo non sostiene questo governo, è una certezza». Di ben altro tenore la posizione del segretario della Cgil Susanna Camusso: «E’ stato superato un limite di relazione positiva» ha detto a RadioUno. «In questo caso la protesta ha danneggiato i lavoratori Fiat, ha bloccato persone che non hanno nessun potere decisionale e nessuna possibilità di intervenire». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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