22 Giugno 2016

Il governo si rimangia la tassa sugli ascensori

Il governo si rimangia la tassa sugli ascensori

La tassa sugli ascensori non ci sarà. Il rischio che sulla testa degli italiani arrivasse un altro balzello era dietro l’ angolo. Il decreto attuativo della direttiva comunitaria 201433Ue sulla sicurezza degli elevatori predisposto dal governo, come aveva più volte denunciato Libero, prevedeva infatti nuove verifiche sugli ascensori esistenti, dando ai soggetti abilitati a vertificare la conformità degli apparecchi la facoltà di attribuire alcuni interventi a carico dei proprietari di casa. Interventi praticamente sicuri, visto che il provvedimento impone requisiti di sicurezza ulteriori rispetto a quelli già previsti dalle norme vigenti. Secondo i calcoli di Confedilizia la nuova imposta occulta sarebbe costata quanto, se non più della tasi, azzerando di fatto gli effetti dell’ abolizione della tassa sulla prima casa introdotta dal governo con la manovra di fine anno. Un costo assolutamente inutile, secondo gli esperti dell’ associazione guidata da Giorgio Spaziani Testa, considerato che le legge già prevede obblighi stringenti e la percentuale di incidenti è bassissima. Lo schema di regolamento approvato lunedì dal Consiglio dei ministri, però, non contiene più la norma incriminata. A darne notizia è la stessa Confedilizia, che dà atto al «presidente del Consiglio e al nuovo ministro dello Sviluppo di aver varato un provvedimento attento alla sicurezza, ma privo di inutili e costosi adempimenti aggiuntivi». Per un balzello che va, però, un altro si affaccia all’ orizzonte. Uno degli emendamenti al ddl concorrenza che i due relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap) presenteranno in commissione industria al Senato prevede che il governo, entro un anno dall’ entrata in vigore del provvedimento, adotti uno o più decreti attuativi «diretti all’ installazione sui mezzi di trasporto delle cosiddette scatole nere o altri dispositivi elettronici». I decreti dovranno «stabilire la progressiva estensione dell utilizzo dei dispositivi con priorità sui veicoli che svolgono un servizio pubblico e, successivamente, sui veicoli privati adibiti al trasporto di persone o cose». La norma prevede che non vi siano «maggiori oneri per i cittadini». Secondo il Codacons, però, l’ installazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scatole nere avrà costi enormi che «saranno inveitabilmente traslati sugli utenti finali, attraverso incrementi di tariffe e prezzi». S.IAC.
 

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