29 Gennaio 2005

Il governo porge le sue scuse

Le opposizioni reclamano le dimissioni di Lunardi

Il governo porge le sue scuse

E tuttavia sostiene Marco Follini «quanto è accaduto sulla A3 fa parte dell?imprevedibile»

ROMA. Al terzo giorno di paralisi, il governo italiano porge le proprie scuse alle centinaia di automobilisti rimasti imprigionati sulla Salerno Reggio Calabria dal gelo e dalla neve. Ma la bufera di polemiche infuria. E questo con il peggiorare del tempo. Le opposizioni reclamano le dimissioni immediate del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, accusato di avere dato «l?ennesima, incredibile prova di manifesta incapacità», e l?azzeramento di vertici dell?Anas. Le associazioni dei consumatori presentano esposti alla magistratura e anche i sindaci dei paesi coinvolti dal blocco autostradale protestano per essere stati abbandonati. Le scuse dell?esecutivo sono arrivate nel tardo pomeriggio di ieri. A farle il vicepresidente del Consiglio Marco Follini che ha tentato di respingere la valanga di «polemiche strumentali» caduta in queste ore sul governo e sulla testa di Lunardi. «La nevicata sull?A3 rientra nella categoria dell?imprevedibilità», ha detto Follini smentendo di fatto anche l?evidenza dell?allerta meteo diffuso dalla Protezione civile con 72 ore di anticipo. «E dunque non si può accettare lo strumentalismo dell?opposizione che recita: nevica, governo incapace. Detto questo – ha aggiunto il vicepremier – rivolgo agli automobilisti intrappolati in autostrada le scuse del governo e ribadisco l?impegno a potenziare quei servizi che possano impedire disagi simili». Ma le scuse non sembrano soddisfare i partiti di opposizione che chiedono la cacciata di un ministro accusato di «dilettantismo». L?Ulivo ha preannunciato per lunedì una mozione di sfiducia. «Quanto avvenuto è indegno di un paese civile», ha commentato il presidente dei deputati diessini Luciano Violante. «Sono fatti che superano ogni immaginazione», gli ha fatto eco il presidente della Margherita, Pierluigi Castagnetti, parlando di «responsabilità ineludibili dell?Anas e del governo» di fronte a un?emergenza annunciata: per le misure di prevenzione non fatte, per il non funzionamento dei display luminosi che informano sulla viabilità, per il silenzio delle colonnine telefoniche di SoS, per la mancanza di mezzi spargisale e spazzaneve. Il ministro Lunardi è «indifendibile», anche per i Verdi e le associazioni ambientaliste che lo hanno invitato a tagliare meno nastri e a chiacchierare meno. «Da anni il ministro si riempie la bocca con le grandi opere, ma non è stato capace di garantire nemmeno l?essenziale e non solo sulle strade, ma anche per ferrovie e aeroporti», ha detto il leader del Sole che ride, Alfonso Pecoraro Scanio. Reazioni analoghe arrivano dalle associazioni di consumatori. Cittadinanzattiva chiede «la rimozione immediata dei responsabili». Il Movimento difesa del cittadino insiste per le dimissioni di Lunardi e dell?amministratore delegato dell?Anas, Vincenzo Pozzi, «per manifesta incapacità organizzativa». Il Codacons chiede invece che siano appurate le responsabilità della polizia stradale e dei Tir che non avevano le catene a bordo. Per martedì, intanto, la commissione ambiente del Senato ha convocato i vertici dell?Anas e il capo del Dipartimento protezione civile Guido Bertolaso. «Sono lieto dell?invito perchè così torneremo a chiarire la nostra assoluta estraneità», ha detto Bertolaso ribadendo che il Dipartimento aveva dato l?allera meto con 72 ore di anticipo. Sempre martedì il govenro riferirà invece alla Camera.

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