2 Marzo 2002

Il girotondo dei prezzi ricomincia

Il girotondo dei prezzi ricomincia
Finita la doppia
circolazione, ecco le novità: supermulte a chi non indica il costo al chilo



PESCARA ? Roba da euromatti. Il primo marzo, data definitiva dell?abbandono della lira, si assestano le tabelle dei prezzi. E la linea guida, quello che sarà il leit-motiv delle indicazioni nel consumo, la danno i grandi centri commerciali. E cioè: vai con i prezzi-civetta, le cifre cioè che sembrano più basse di quelle che sono. Trionfano i cartelli 9,99 (9 euro e 99 centesimi); l?odiato centesimo diventa il cater-pillar della spaventosa cifra tonda. Da Auchan di Pescara, ecco un assaggio dei nuovi europrezzi: lavatrice Indesit 299,99; lavatrice Rex Jetsy: 799,99; frigorifero Samsung 299,99; e così via. Altro esempio: l?Omnitel, in Abruzzo, nei suoi punti-promozione vende, scheda prepagata inclusa, cellulari a 199 o 249 o 299 euro. In comune, la guerra alla cifra tonda.
Ma il giochino non è così semplice. Perché i consumatori ancora non hanno confidenza con la nuova moneta (un sondaggio Gallup rivela: un italiano su due ragiona ancora in lire) e preferiscono la chiarezza dei prezzi tondi. E a Pescara, come negli altri capoluoghi d?Abruzzo, per certi consumi trionfa il prezzo tondo: 1 euro, 2 euro, 25 euro. Senza fastidiosi centesimi. Il messaggio è doppio: per certi articoli, prevale la voglia di far credere che costino poco; per altri, si punta sulla cifra chiara, con la quale si sta familiarizzando.
In questa rivoluzione dei prezzi, i segnali sono diversi da città a città. In Abruzzo, per ora, il centesimo tiene duro; in Liguria, a Genova, è stato già abbandonato dai bar. Lo ha deciso la Fiepet (Federazione esercizi pubblici e turistici): troppi ritardi con la cassa. Ma a Genova si è arrotondato anche verso il basso. A Pescara ci sono bar che ancora hanno il vecchio prezzario in lire, e aspettano un pomeriggio di tregua per riconvertire tutti i prezzi, ma con un ritocchino in alto. Altri, resistono: la tazzina resta alla quota di 0,62 o 0,72. Del resto, c?è un aumento generale nel Paese: alcuni quotidiani si sono già “posizionati“ sui 90 centesimi (2 in più, per il problema di arrotondamento). Altri hanno già toccato l?euro tondo. Poi c?è l?offerta (cornetto più caffè) a 1 euro; i pranzi-veloci nella grande ristorazione: 6 euro per primo, verdura, bibita e caffè.
L?avvento dell?euro nel continente è stato accompagnato da un?inflazione accellerata; in Italia, il ritmo è stato nei primi due mesi dell?anno del 2,6%. A Pescara il Codacons ha denunciato un aumento dei prezzi del 14%. In realtà, la confusione è massima. A Pescara giovedì è stato presentato il nuovo modo di pagare le multe: dal tabaccaio. Rispetto alle poste il costo aggiuntivo è doppio: 1,55 euro. Costano di più cinema, biglietti dell?autobus, dei treni, parcheggi. Da oggi, sarà obbligatorio per tutti i negozi di indacare anche sui prodotti confezionati il prezzo al chilo o al litro (oltre a quello del prodotto). La multa può arrivare fino a 3.098 euro. Obbligo che vale, e pochi lo sanno, anche per le pizzerie al taglio. Una rivoluzione, anche questa nel segno dell?euro.

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