Il giorno di Cofferati
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fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
Il segretario generale si metterà alla testa del corteo dei lavoratori che attraverserà il centro cittadino. Il comizio in piazza XX settembre, mobilitate oltre cento persone per il servizio d`ordine
La piazza per difendere il lavoro
Attesi almeno 5mila manifestanti, la Cgil di Foggia protagonista
Il termometro della Cgil segnala «febbre alta» in Capitanata. Il lavoro che manca adesso è diventato anche a caro prezzo, nel senso che sono troppi i compromessi cui sottostare per riuscire a difenderlo. E questo accade in una bottega artigiana come in un negozio, in una fabbrica come in un ufficio professionale. Per questo la Cgil di Capitanata ha deciso che fosse cosa buona e giusta caratterizzare una manifestazione regionale, in uno sciopero centrale per Foggia ed i suoi lavoratori. La «prova generale» ci fu il 23 marzo e, stando alle adesioni registrate dal sindacato, andò «più che bene». E` stata dunque quasi una conseguenza caratterizzare dunque l`evento su Foggia, proprio perchè Marcucci e compagni sanno bene che allora come oggi i lavoratori risponderanno.
Non è un eccesso di sicurezza, quello della Cgil, almeno a giudicare dai toni sommessi delle esternazioni di questi giorni. Ma una necessità dovuta alla congiuntura e anche alla qualità dei rapporti politici – e la parola non sembri equivoca – che il sindacato «rosso» deve masticare a Foggia. E` l`unica organizzazione ad aver coltivato sempre una diffidenza reciproca con l`Amministrazione comunale, anche quando il momento esigeva un passaggio sindacale. Il riferimento alle iniziative sui posti di lavoro per i parcheggiatori, o sulla Federico II, sono lì a dimostrarlo. Dalla cerimonia per la firma dei contratti dei primi 111 lavoratori socialmente utili stabilizzati dall`azienda Amica, è stato accuratamente tenuto fuori il sindacato. La Cgil a Foggia viene tenuta all`angolo; in genere i sindacati piacciono poco, almeno in certi ambienti padronali, ma verso la Cgil il rigetto è ancor più forte.
Il sindaco Agostinacchio, da Bruxelles, si è sentito in dovere di segnalare l`inopportunità di un «comizio politico» nel momento in cui Cofferati, nel bel mezzo di uno scontro delicatissimo tra i poteri dello Stato, sceglie proprio Foggia. Poteva essere il comizio d`addio alla Cgil, e avrebbe avuto un`eco ancor più dirompente. Sarà comunque un comizio denso di significati e di suggestioni per quei lavoratori che si ritengono oggi, a torto o a ragione, vittime di un certo sistema imprenditoriale che s`incardina sulla riforma dell`articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
«La cosa strana, che proprio non riusciamo a comprendere, è che ci accusano di voler fare politica. E` un modo per non rispondere, mentre noi poniamo quesiti di merito. Ci vengano a spiegare perchè un lavoratore impiegato in un`azienda con più di quindici dipendenti non deve temere nulla da quella riforma, noi controbatteremo con le nostre ragioni. Ma facciamone finalmente un discorso di merito, se ci liquidano con la solita battuta rischiano di non diventare più credibili anche per i loro stessi elettori».
Intanto oggi va in scena, in tutta Italia, un altro tipo di sciopero: quello dei consumatori. Un`intera giornata senza comprare assolutamente nulla, neanche un caffè al bar. E` la provocatoria proposta di varie associazioni: motivo del contendere riguarda l`aumento dei prezzi al consumo dovuti al passaggio all`euro e di cui, secondo le associazioni, l`Istat non terrebbe conto per la misurazione del tasso d`inflazione. Ventiquattr`ore in cui sarà vietato telefonare, andare dal parrucchiere, e addirittura spostarsi con i mezzi pubblici per la città.
A dettare il decalogo dei divieti, quattro associazioni dei consumatori: l`Adoc, l`Adusbef, il Codacons e la Federconsumatori. I rappresentanti delle associazioni questa mattina, in occasione dello sciopero, si ritroverano a Roma davanti alla sede dell`Istat, insieme all`Eurispes e ad altre sigle che rappresentano i consumatori per proporre l`adozione di «panieri» ad hoc, a seconda della tipologia dei consumatori, dagli anziani alle famiglie numerose, ai single.
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