8 Dicembre 2010

Il digitale lascia al buio Cussignacco

Un intero stabile di Cussignacco senza i tre canali Rai, e proprio a un tiro di schioppo dalla sede Rai di Udine. E’ stato segnalato ieri mattina al Codacons da alcuni degli abitanti delle 34 villette a schiera di via Este, esasperati dopo aver trascorso l’ intera giornata di lunedì a lottare con antenne e decoder, alla ricerca della tv nazionale. L’ associazione ha subito chiamato il numero verde del ministero, che ha deviato la telefonata alla Rai. Conclusione: il suggerimento di riciclare una vecchia antenna portatile. Unica soluzione nella ipertecnologica era del digitale terrestre. E’ stato il presidente provinciale del Codacons di Udine, Nicola D’ Andrea, a trascorrere una buona mezz’ ora al telefono con gli operatori della Rai, per spiegare il disagio degli utenti. E a fare così da tramite tra Roma e i condomini, a cominciare dalla signora che per prima aveva sollevato il problema e che poi si è detta soddisfatta dell’ escamotage trovato. «Non è però possibile – ha detto D’ Andrea – che l’ utente debba utilizzare simili stratagemmi per vedere un servizio nazionale. Il volontario del Codacons che si era rivolto al numero verde, inoltre, aveva ricevuto informazioni vaghe, come per esempio la necessità di aspettare una settimana dal passaggio del digitale e di risintonizzare più volte i canali persi». L’ isolato di Cussignacco, in crisi per il buio dei primi tre canali, aveva anche chiamato l’ antennista, dopo aver fatto presente il problema all’ amministratore di condominio. «Il primo che è intervenuto – riferisce la residente di via Este – ha detto che la Rai ha dieci giorni di tolleranza per sistemare il segnale». Circostanza, questa, che però non ha trovato conferma nell’ operatore della Rai contattato al telefono. «Il problema potrebbe essere addirittura un segnale troppo forte – ha detto –, vista la vicinanza dell’ antenna Rai di via Caratti, risolvibile con un filtro». E chi, in attesa che le cose si sistemino, non ha una vecchia antenna da tirar fuori dal garage, cosa fa? «Chi è in regola con il pagamento del canone venga da noi – dice l’ avvocato Vitto Claut, presidente regionale Codacons –: la prima azione sarà la diffida nei confronti della tv pubblica. La Rai sarà chiamata almeno a fare uno sconto e non è detto non si riesca ad avviare una class-action. Inutile venirci a dire di riorientare l’ antenna, se i canali si vedono a intermittenza: non può essere questa la soluzione, visto che l’ intervento di un tecnico si paga». Soprattutto ora che gli antennisti sono presi d’ assalto, come conferma la Cna del Fvg: fino a 300 chiamate, causa panico da switch-off, il giorno prima dello spegnimento dell’ analogico. Ma i telefoni degli artigiani rimangono caldi anche in questi giorni e il rischio è che gli antennisti non riescano a soddisfare tutte le richieste. In relazione al servizio di consulenza gratuita per l’ installazione dei decoder svolta dai volontari della protezione civile, intanto, il Comune fa sapere che il numero verde di "No alla Solit’ Udine" non accoglie più nuove richieste di intervento. Gli operatori completeranno nei prossimi giorni gli ultimi interventi già prenotati nei giorni scorsi.
 

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