Il covid-19 spazzerà via migliaia di società sportive, palestre e piscine. E la casa diventa il nuovo regno del fitness
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fonte:
- Business Insider
Il lockdown dovuto al coronavirus costringe tutti a stare in casa. Ma non per questo la voglia di sport delle persone è diminuita. Lo dimostrano i dati delle vendite online di cyclette , manubri e di tutte quelle attrezzature necessarie a trasformare le mura domestiche nel regno dell ‘home fitness . Così mentre palestre e piscine costrette a chiudere perdono iscritti e incassi, con molti abbonati ormai rassegnati a dire addio ai soldi spesi; il commercio online specializzato nel benessere fisico e mentale prospera. Una ricerca di Aliexpress mostra un boom di acquisti di attrezzature sportive a livello globale. In particolare, le vendite di cyclette nel mese di marzo sul marketplace retail di Alibaba Group sono aumentate del 989 per cento: un tasso di crescita che si gonfia fino al 1.238 per cento se compariamo le transazioni effettuate rispetto allo stesso periodo nell’ anno precedente. Altro prodotto molto richiesto sono i manubri per fare sollevamento pesi , la cui richiesta è salita dell’ 815 per cento in 30 giorni (+ 1.679 per cento rispetto al marzo 2019). Allenamento domestico – Getty Images Se già prima della pandemia c’ erano persone che praticavano yoga , zumba o la più tradizionale ginnastica in casa, seguendo i consigli di trainer online , ora che non c’ è alternativa anche per i frequentatori dei centri sportivi, la domanda di attrezzatura è cresciuta anche per l’ Italia. Spicca in particolare il valore totale delle vendite di fasce elastiche da fitness , che è aumentato più del 600% nell’ ultimo mese e del 464% anno su anno secondo i dati di Aliexpress. Anche le vendite di t-shirt e pantaloncini sono cresciute, rispettivamente, del 293% e del 286% nell’ ultimo mese. Un trend che sembra confermato anche da alcune aziende del settore. Ad esempio da Technogym fanno sapere che sono aumentate le richieste lato consumer di tapis roulant , ma anche di altri prodotti, come la technogym bike , una cyclette dotata di uno schermo connesso al sistema digitale della società che permette di ricevere classi di spinning tenute da professionisti di tutto il mondo. Un’ istruttrice di yoga tiene una lezione online in Australia – Getty Images La crisi dei centri sportivi E mentre gli sportivi si adeguano alle nuove condizioni, palestre e piscine devono fare i conti con i mancati guadagni, attuali e potenziali. Un report dell’ Ufficio studi di Confcommercio fa una stima del calo dei consumi complessivo per il 2020 determinato dalle misure di contenimento del covid-19 nell’ ipotesi di una riapertura dell’ Italia a inizio ottobre. Tra i settori più colpiti c’ è anche quello della cultura e del tempo libero: il dato aggregato negativo, che oltre alle attività culturali comprende anche la spesa per corsi e abbonamenti nei centri sportivi di vario tipo, è di una minore spesa delle famiglie pari a 8,2 miliardi di euro. Secondo le stime del Coni , lo sport in Italia vale 1,7 per cento del Pil, vale a dire 30 miliardi di euro: un valore che raddoppia a 60 miliardi se si considera anche l’ indotto. Nel complesso, sono 20 milioni gli italiani che praticano attività sportive con più o meno impegno rileva l’ Istat , mentre i tesserati fra Coni ed enti di promozione sono almeno 12 milioni. Come mostrano i dati di Pasbem (Professionisti associati sport, benessere e movimento), un’ associazione di Confcommercio professioni, dopo solo due settimane dall’ inizio dell’ emergenza l’ industria dello sport ha subìto un calo di attività del 24% a livello nazionale, rispetto ai giorni prima della crisi: una perdita di valore di 7 miliardi di euro, che al 7 aprile 2020 è cresciuta raggiungendo il 35%. Il coronavirus ha avuto un forte impatto negativo sull’ industria dello sport – Foto di Alessandro Sabattini/Getty Images. “I centri sportivi sono ormai chiusi da due mesi e le entrate su cui si sostiene lo sport, prevalentemente istituzionali, derivanti da quote sociali o di tesseramento e la già nota difficoltà di accesso al credito non consentono di superare facilmente questo drammatico momento, anche nella considerazione del fatto che ci stiamo avvicinando al periodo estivo. I mesi che vanno da marzo a giugno sono notoriamente quelli con maggiore attività sportiva”, fanno sapere dalla Pasbem. Si contano già 100 mila associazioni dilettantistiche sparse sul territorio nazionale che lamentano una forte crisi provocata dal fatto che 12 milioni di tesserati non praticano più attività sportiva come prima dell’ esplosione della pandemia. Una perdita significativa per il settore, soprattutto se consideriamo che nel 2019, le prenotazioni di corsi e lezioni per i mesi di febbraio e marzo hanno pesato sul totale dell’ anno per il 15 per cento. Cosi un milione di persone, quasi tutti precari, sono rimasti da un giorno all’ altro senza reddito. Una donna esegue un esercizio di ginnastica – (AGF) Più nel dettaglio, il covid-19 e le misure restrittive per fronteggiare la crisi sanitaria hanno avuto un forte impatto negativo sull’ industria dello Sport&Wellness , un mercato che rappresenta il 5,3% dell’ economia globale e che vale in Italia circa 10 miliardi di euro. Secondo la previsione fornita dalla Confederazione dello Sport, questo settore perderà almeno 1 miliardo di euro, con almeno 30 mila associazioni e società sportive dilettantistiche costrette a sciogliersi nei prossimi mesi. Una tendenza che avrà pesanti ripercussioni anche sul mercato immobiliare , visto che uffici, palestre, piscin e e altre strutture non genereranno redditi per il locatario. In particolare, un discorso a parte va fatto per le piscine, che in Italia sono circa 1500 e i praticanti, fra tesserati e non, 5 milioni. La manutenzione degli impianti è necessaria e i costi sono altissimi anche quando questi restano chiusi: tra energia, acqua e filtri, proprietari e gestori spendono tra i 10 e i 12 mila euro al mese. Il blocco delle strutture inoltre finisce anche per danneggiare di più i macchinari. Abbonamenti a palestre e piscine non sfruttati, tra rimborsi e corsi online Molte palestre e piscine stanno cercando di venire incontro alle richieste degli utenti, che hanno pagato le iscrizioni ma non ne hanno potuto usufruire. Basti pensare che in media un abbonamento annuale in palestra costa 450 euro, quindi ogni mese di chiusura si traduce in una perdita di 37,5 euro per consumatore. In piscina , le tariffe sono più alte: un corso di nuoto per bambini per 12 mesi costa 650 euro e per ogni mese di chiusura l’ utente deve rinunciare a 54 euro. Uomo e donna si allenano in palestra – Agf Dietro l’ insistenza di consumatori e associazioni, alcuni centri hanno congelato le mensilità già pagate, in modo da poter essere utilizzate al termine della pandemia; altri invece hanno restituito i soldi agli iscritti oppure erogato corsi online per compensare gli ingressi non sfruttati. Come sottolinea il Codacons , che ha messo a disposizione sul sito il modulo per il rimborso , il diritto a chiederlo si basa sulla “causa di forza maggiore” provocata dal coronavirus e dalla conseguente crisi sanitaria: “La situazione risulta inquadrabile nella sopravvenuta impossibilità di ricevere la prestazione per la quale è stato già corrisposto il prezzo o parte del prezzo con conseguente risoluzione del contratto, ai sensi dell’ art. 1463 codice civile”. Per i gestori di palestre, piscine e centri sportivi significa minori entrate e probabilmente dover rinunciare a nuove quote d’ iscrizione in futuro, almeno fino a quando l’ emergenza non sarà finita. Una tendenza che potrebbe avere ripercussioni negative anche sui lavoratori del comparto. Come rileva l’ ultimo studio di Unioncamere , che prevede nel complesso 420 mila occupati in meno nel 2020 a causa del coronavirus , si prevede un calo degli assunti con le varie tipologie contrattuali di circa 24 mila unità nei servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone. Tra piattaforme online e app, come allenarsi a casa Ma c’ è anche chi in questo momento economico critico ha provato a reinventarsi, provando a rispondere alla forte domanda degli utenti che sono in cerca di corsi online per non dover rinunciare all’ attività fisica. Prima del lockdown, l’ app Fitprime permetteva ai 270.000 iscritti di allenarsi in più di 1300 centri sportivi in Italia con un unico abbonamento. Ma con la chiusura di palestre e piscine, il fatturato della società si è azzerato. Così ha lanciato pochi giorni fa Fitprime TV , una sorta di netflix del fitness: una piattaforma di allenamenti on demand che permette di tenersi in forma direttamente a casa. Come ci spiega il team di Fitprime, una volta effettuato l’ accesso al sito, si può scegliere tra diversi corsi, come yoga , pilates , mindfulness , tonificazione e HIIT ( High Intensity Interval Training ), selezionando i vari filtri disponibili, dall’ intensità dell’ attività alle calorie che si vogliono perdere. L’ iscrizione sarà gratuita per tutta la durata dell’ emergenza. Tra equilibrio e meditazione, una donna è seduta nella posizione del loto in soggiorno – Fitprime A tenere le lezioni sono trainer professionisti certificati , selezionati rigidamente sulla base di criteri che vanno dall’ esperienza al curriculum, fino alla capacità di registrare autonomamente le lezioni a casa (vista l’ impossibilità di uscire o incontrare altre persone per far fare le riprese). In cinque giorni dal lancio, la piattaforma conta 14 mila visualizzazioni. Sul sito sono presenti al momento oltre 100 video allenamenti (in costante aumento), realizzati da venti trainer e youtuber selezionati tra i migliori 50 italiani nelle rispettive discipline. Se poi si naviga sul web, ci si fa un giro su youtube o un salto su Google play e Apple store , si trovano tanti contenuti e app che potrebbero fare al caso nostro. Ecco qualche esempio: Nike Training Club, gratuita per Android e iOs , che offre tanti spunti di work out e stretching per allenare diverse parti del corpo gratuita per e , che offre tanti spunti di work out e stretching per allenare diverse parti del corpo Freeletics, per gli amanti del fitness che attraverso questa app possono scegliere tra 140 esercizi con oltre 900 variazioni: anche questa è gratuita, con upgrade a pagamento per gli amanti del che attraverso questa app possono scegliere tra 140 esercizi con oltre 900 variazioni: anche questa è gratuita, con upgrade a pagamento Daily Yoga, per gli appassionati dello yoga e della meditazione , questa app offre anche la la possibilità di condividere esperienze o fare domande ad altri yogis. per gli appassionati dello e della , questa app offre anche la la possibilità di condividere esperienze o fare domande ad altri yogis. Sworkit , offre una bella varietà di esercizi. Adatta agli ‘onnivori’, che possono selezionare tra diverse categorie, come potenziamento , cardio , yoga e stretching . In altre parole, tra corsi di pilates , sessioni di addominali o sollevamento pesi , l’ offerta è davvero variegata. Così trovare una scusa per non alzarsi dal divano diventa molto complicato, anche per i più pigri.
marco cimminella
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