Il Consiglio di Stato ha scritto ieri la parola fine al confronto tra l’ Antitrust e una ventina di banche
ROMA Il Consiglio di Stato ha scritto ieri la parola fine al confronto tra l’ Antitrust e una ventina di banche sulla questione della portabilità dei mutui che andava avanti da oltre due anni. Respingendo i ricorsi dell’ Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha confermato l’ annullamento delle multe agli istituti di credito coinvolti per complessivi 10 milioni di euro, deciso dal Tar del Lazio nel 2009. Il presidente dell’ Antitrust, Antonio Catricalà, ha commentato: «Sonp profondamente deluso». La questione era cominciatanell’ agosto del 2008, quando, alla fine di un’ istruttoria, l’ Antitrust era giunta alla conclusione che la legge Bersani, che introduceva la portabilità gratuita dei mutui, non era stata rispettata da molti istituti. Trasferire il mutuo da una banca all’ altra restava in molti casi oneroso e di qui una multa a molte delle banche, compresi i grandi gruppi come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps. L’ istruttoria dell’ Autorità guidata da Catricalà era partita da una segnalazione dell’ associazione Altroconsumo. Nel 2009 era arrivata la pronuncia del Tar del Lazio al quale erano ricorsi gli istituti: via le multe, era stata la decisione, ieri confermata dal Consiglio di Stato. «Una decisione pesantissima che danneggia centinaia di migliaia di cittadini italiani», dice Carlo Rienzi, presidente Codacons: «Le vere vittime sono gli utenti, ancora una volta sconfitti dallo strapotere delle banche. L’ Antitrust invii la Guardia di Finanza nelle sedi degli istituti per verificare le pratiche delle banche».
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