Il Consiglio di Stato boccia la tessera
ROMA Già nel mirino degli ultras di tutta Italia, la tessera del tifoso subisce un duro colpo dal Consiglio di Stato. Il rilascio della tessera abbinato ad una carta di credito prepagata potrebbe infatti rappresentare «una pratica commerciale scorretta». Con questa motivazione i giudici di Palazzo Spada hanno accolto un ricorso presentato da Codacons e Federsupporter. Ma la pronuncia, assicura l’ Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, «non influisce sulla legittimità della tessera, che continuerà ad essere necessaria per andare in trasferta». Da parte sua, il ministro dell’ Interno, Anna Maria Cancellieri, dice di avere «grande rispetto per tutte le sentenze. La leggeremo, ci penseremo e daremo le nostre risposte, vedremo cosa fare». All’ inizio della stagione calcistica le tessere, fortemente volute dall’ ex ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, per migliorare la sicurezza negli stadi, avevano superato quota 800mila. La novità è che da quest’ anno abbonamenti e trasferte sono riservati solo ai titolari della card. Nella «crociata» contro la tessera sono quindi scesi in campo anche Codacons e Federsupporter che si sono rivolti, nell’ ordine, ad Antititrust e Tar del Lazio (che hanno dato loro torto) e Consiglio di Stato che ieri ha riconosciuto le loro ragioni.
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