Il consigliere aggredito con un guanto chiodato
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fonte:
- Giornale di Sicilia
Il consigliere comunale di Agrigento è stato colpito al volto con un guanto chiodato. Circa 65 i punti che gli sono stati applicati dai medici del «San Giovanni di Dio». Con il passare delle ore emergono nuovi, allarmanti, particolari sull’aggressione che il trentenne ha subito a San Leone. Il giovane, stando a quanto emerge, era tornato da un matrimonio e si trovava in un locale della movida. Era in fila,a quanto pare, per usare i servizi igienici quando, ad un certo punto, ha richiamato coloro che, affollandosi, avevano spintonato delle ragazze. Una parola di troppo forse, appunto. E sarebbe scoppiato il parapiglia. Il consigliere comunale è stato aggredito e colpito al volto con un guanto chiodato che gli ha provocato una gravissima lacerazione, suturata dai sanitari del pronto soccorso con ben 65 punti. Delle indagini, coordinate dalla Procura, si stanno occupando i carabinieri che, stando a quanto filtra dall’ultimo ultimo piano del palazzo di giustizia, dovrebbero provare ad acquisire – qualora presenti- filmati di videosorveglianza. Immagini che, naturalmente, potrebbero subito indirizzare l’attività investigativa e consentire l’identificazione dei balordi- a quanto pare due – che hanno aggredito il consigliere comunale che ha nominato quale suo difensore l’avvocato Arnarlo Faro. Intanto, ieri, un po’ tutta la città – a partire dal sindaco Franco Micciché – ha espresso vicinanza e solidarietà al giovane.«Ioe la mia Giunta esprimiamo solidarietà e vicinanza al consigliere comunale, vittima sabato scorso di una brutale aggressione da parte di alcuni energumeni – ha scritto Micciché – . Ho parlato al telefono con M. e l’ho trovato sereno anche se ancora scosso e provato per la violenza con cui lo hanno colpito. Spero vivamente che gli aggressori vengano presto individuati e fermati. Lancio un appello – ha concluso il sindaco- a chi ha visto o sia in grado di aiutare le forze dell’ordine per risalire ai vigliacchi aggressori».A stringersi attorno al giovane anche il presidente Carmelo Cantone assieme ai consiglieri della quinta commissione: «Stigmatizziamo la violenza nei confronti del collega che è solo l’ultima vittima di una movida già da tempo fuori controllo». Stesse parole, grosso modo, utilizzate da Peppe Di Rosa: vice presidente del Codacons.
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Tags: Agrigento, peppe Di Rosa