20 Febbraio 2014

«Il Comune restituisca le eccedenze sulla Tarsu»

«Il Comune restituisca le eccedenze sulla Tarsu»

Eccedenze sui tributi: parte la diffida al Comune e il ricorso alla commissione tributaria. “Città Democratica” va avanti nella battaglia per il riconoscimento delle somme spettanti ai cittadini che, dal 2007 al 2012, hanno pagato le bollette della Tarsu “coprendo” anche gli importi degli evasori, dai quali, dopo gli accertamenti della Soget, il Comune ha potuto recuperare 12 milioni di euro. Al parere contrario espresso prima dall’ avvocatura e poi dal collegio dei revisori dei conti del Comune metelliano, l’ associazione civica Città Democratica, per tutta risposta, ieri ha replicato ribadendo le proprie convinzioni. Promotrice delle istanze, l’ associazione, supportata dal Codacons e dall’ Unione consumatori e utenti cavesi, è pronta mettere in campo una serie di azioni finalizzate al recupero dei 12 milioni di euro. Una cifra che, divisa, corrisponde a 2 milioni di euro per ciascun anno preso in considerazione. A conti fatti, per Città Democratica. la riduzione media per i cittadini oscillerebbe tra l’ 11 e il 12 per cento. Nella conferenza stampa tenutasi ieri mattina, gli avvocati Luciano D’ Amato, dell’ Unione consumatori, e Matteo Marchetti del Codacons, hanno annunciato una diffida e un’ istanza di accesso agli atti, oltre a un eventuale ricorso al Tar laddove ci fossero gli estremi. «Abbiamo prsentato un ricorso alla commissione tributaria provinciale di Salerno per valutare la sua posizione su questo argomento – ha spiegato l’ avvocato D’ Amato – L’ amministrazione deve capire che i costi del servizio di igiene urbana devono diminuire. La collettività non ha più la possibilità di sostenere queste spese». A precisare i motivi delle azioni messe in campo da Città democratica e dalle associazioni di consumatori, è stato il commercialista, nonché futuro candidato sindaco di Cd, Stefano Cicalese: «Abbiamo avuto una risposta di rigetto dell’ istanza, da parte del Comune, fondata sul nulla. È stata una scelta politica, quella di non voler riconoscere il rimborso ai contribuenti. La legge 507 prevede il riconoscimento ai cittadini delle eccedenze e, in merito, il Comune approvò un regolamento. È giusto che si conceda il rimborso». Un “ravvedimento”, da parte dell’ ente, per evitare ulteriori ricorsi amministrativi, è stato l’ avvocato di Cd, Fabrizio Murino:«L’ amministrazione – ha detto – deve fare un atto di umiltà, di saggezza e dire: noi abbiamo ricavato quei fondi e vi faremo risparmiare sulle prossime bollette Tares». «È un’ amministrazione di vampiri», ha concluso l’ ex sindaco Luigi Gravagnuolo, che, insieme ai consiglieri Michele Mazzeo e Vincenzo Bove, aveva portato la vicenda in consiglio comunale. Annalaura Ferrara ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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