Il Codacons: «Un?occasione da non perdere»
- fonte:
- Il Messaggero
Assicurazioni, pioggia di rimborsi
In arrivo almeno 250 euro ad automobilista. Ecco come fare ricorso
Da qui, il via libera alle richieste di risarcimento che i titolari di polizze stipulate nel periodo “incriminato“, possono inviare direttamente alla propria compagnia. In prima battuta infatti, sia Codacons che Adusbef consigliano di inoltrare le richieste “in via bonaria“, con una lettera con cui si chiede di essere rimborsati del 15% del costo totale dei premi versati negli anni 94-98. «Se non dovesse esserci riscontro però – suggerisce Carla Falcinelli, presidente del Codacons Umbria – bisogna andare avanti e proseguire l`azione legale. Sarà la nostra stessa associazione ad accompagnare gli utenti in questa “battaglia“». Se l`assicurazione non risponde infatti, la richiesta di risarcimento può essere inoltrata tramite il Giudice di pace, cui va presentata un`apposita istanza il cui fac simile può essere ritirato direttamente presso la sede del Codacons regionale (0755052353), a Perugia, o scaricato dai siti Internet della stessa associazione e dell`Adusbef. «Bisogna tenere presente – continua la Falcinelli – che il ricorso è esente da bolli e che si può effettuare senza l`assistenza dell`avvocato (si pagano solo i costi di cancelleria, ndr)».
Considerando che le 17 imprese assicurative condannate “coprono“ l`80% del mercato delle Rc auto, si prevede una valanga di ricorsi cui le associazioni di consumatori suggeriscono di non rinunciare. «Vista la sentenza contro le assicurazioni – continua il Codacons – invitiamo gli automobilisti a non tralasciare questa occasione. Per una volta che viene data ragione ai consumatori, è bene dare fondo a tale opportunità». Durante i cinque anni considerati, in Umbria sono stati pagati premi per oltre mille miliardi di lire e la cifra da restituire agli automobilisti supera i 33 milioni di euro (in Italia il danno è stato quantificato in 2,78 miliardi di euro). Si è quindi calcolato che, per ogni singola polizza, ogni utente dovrebbe essere rimborsato di 200-250 euro. «Un importo che – sottolinea l`Adusbef – serve a ristorare i gravi danni economici prodotti agli assicurati». Per le compagnie è come se piovesse sul bagnato. A causa delle «pratiche di cartello» (l`importo dei premi è stato concordato preventivamente aggirando “la legge della concorrenza“) le imprese, oltre a versare quasi mezzo milione di lire nelle tasche degli automobilisti bersagliati da ingiusti rincari, dovranno infatti pagare una maxi multa di 608 miliardi.
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