6 Maggio 2009

Il Codacons torrese aveva denunciato di recente l’aumento di clonazioni di carte di credito

Torre Annunziata. Il Codacons torrese aveva denunciato di recente l’aumento di clonazioni di carte di credito. Per questo, il presidente Nicola Donadio è soddisfatto dell’inchiesta della Procura. Dice: «Da indagini bancarie, si è scoperto che molte carte in città sono state clonate. Ci sono vari sistemi, come il “lebanese loop”, il codice carpito attraverso il bancomat, o la rete telematica». Ma è il famoso congegno «skimmer», quello che registra i dati della carte vere da riprodurre su tessere falsificate, il più usato nella truffa. Vittima dei raggiri è soprattutto la compagnia di assicurazione che copre i rischi delle clonazioni: ha dovuto rimborsare i titolari delle carte di credito clonate, per un totale di un milione di euro circa. Gli addetti alle compere erano i più esposti, ma correvano il rischio sapendo che spettava loro il dieci per cento del valore della merce acquistata. Scrivono i magistrati della Procura di Torre Annunziata: «Era evidente il loro interesse a spendere il più possibile». I guadagni erano di circa 20 mila euro a settimana, se andava bene. Una trasferta nel centro-nord veniva commentata a telefono come «poco fruttuosa», perché il guadagno era stato di «solo» 11600 euro. «Maniacale», scrivono gli inquirenti, l’abitudine di conservare gli scontrini della merce acquistata: servivano a dimostrare ai commercianti cui veniva rivenduta che si trattava di oggetti non contraffatti, a prezzi vantaggiosi. Una prova di «onestà truffaldina». Tra i destinatari dell’ordinanza, 7 sono agli arresti domiciliari, 3 con l’obbligo di firma.

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