Il Codacons: “Romani ostaggio dei lavoratori”
-
fonte:
- Il Messaggero
Peggio delle previsioni, con traffico bloccato in tutta la città, bus rallentati e sovraffollati, attese interminabili alle fermate e forti disagi per chi proveniva da Ostia per la chiusura della Roma-Lido. Lo sciopero della metropolitana e delle ferrovie concesse ha prodotto l’ennesima giornata di passione per gli spostamenti in città, con disagi superiori a quanto si potesse immaginare alla vigilia. Regolare il servizio di bus e tram, sebbene penalizzato dal traffico intenso. L’odissea per i romani è iniziata poco dopo le 9, quando sono stati chiusi i cancelli della delle linee A e B di metropolitana: davanti agli ingressi di alcune fermate, tra cui Termini, Flaminio, Colosseo e Laurentina, si sono accalcate centinaia di persone, ignare dell’agitazione indetta da Orsa e Coordinamento macchinisti Metro Roma. «Ho trovato il cancello chiuso – spiega Federica Cancellato, infermiera, a Termini – e ho preso il 60 da Montesacro, impiegando oltre un’ora». In un primo momento, sono rimaste in funzione tutte le ferrovie concesse, con rallentamenti sulla Termini-Giardinetti e ancora più accentuati sulla Roma-Viterbo (oltre 12 le corse saltate), mentre «alle 12.20 – come ha ricordato Atac – è stato sospeso il servizio della Roma-Lido», con forti ripercussioni per migliaia di pendolari dal litorale. «Un incubo – garantisce Daniele Nerelli, studente, diretto alla Sapienza da Ostia. – Ho preso un bus fino a Piramide e poi ho raggiunto Termini a piedi: fino a ieri avevano assicurato che la linea avrebbe funzionato, anche se ridotta». La circolazione, intensa già dal mattino, è peggiorata con il passare delle ore, fino alla sera. «Tra le zone più congestionate – evidenziano dalla centrale operativa della Polizia municipale – ci sono state l’area di San Giovanni, Porta Pinciana e via Veneto, via Cavour, Porta Cavalleggeri, Ostiense, Aurelio, tratti di lungotevere, tra cui de’ Cenci e dei Sangallo. Code su Muro Torto e intorno a Porta Pia». Rallentamenti su Tangenziale Est, tratto urbano della A24, viale Libia: di fatto, complice il periodo prenatalizio e il paventato sciopero pure dei bus, poi revocato, in molti hanno preso la macchina. «Da via Boccea a piazzale Flaminio – racconta Valerio Moracchini, avvocato – ho impiegato un’ora e 20 minuti, arrivando in ritardo allo studio». Per cercare di creare uno sbocco al traffico «l’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, ha dato disposizione di spegnere i varchi elettronici del centro storico alle 13, fino al termine naturale delle 20», spiega il vice comandante della Polizia municipale, Diego Porta. Le fermate dei bus si presentavano ovunque affollate, con attese prolungate e volti spazientiti: in piazza dei Cinquecento, via Nazionale, viale delle Milizie, via Nomentana e via Cola di Rienzo le situazioni peggiori. «Dopo un’attesa di 35 minuti per il 719 – sostiene Roberto Ferreri, commerciante – non sono riuscito a salire, aspettando una seconda vettura: tra cortei e scioperi, è un momento davvero difficile per spostarsi». Alle 17, si è conclusa la prima fase dell’agitazione, anche se il servizio effettivo delle metropolitane e della Roma-Lido è ripreso tra le 17.15 e le 17.35, con ulteriore rallentamenti su quest’ultima linea. «A Termini, i vigilantes ci hanno fermato prima di arrivare in banchina – dichiara Maurizio Gramiccioni, operaio. – Hanno contingentato gli ingressi per il sovraffollamento». Alle 20 è scattata la seconda fase dello sciopero, fino al termine del servizio. «Ancora una volta – conclude il Codacons – i cittadini sono stati presi in ostaggio dai lavoratori del trasporto pubblico».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- TRASPORTI
-
Tags: caos, diego porta, Disagi, metro, metropolitane, orsa, Polizia Municipale, roma, Sciopero, sergio marchi, Termini, traffico, tram, varchi elettronici