11 Novembre 2020

Il Codacons prepara una class action contro Ryanair

`l’ iniziativa allo studio dopo il reclamo presentato da un cliente pordenonese
IL CASO PORDENONE Un’ azione legale collettiva per chiedere a Ryanair, una delle più quotate compagnie low cost al mondo, il rimborso del costo dei biglietti aerei che, a causa dell’ emergenza da Covid-19, non sono stati mai utilizzati dai clienti. La class-action potrebbe essere avviata a Pordenone. A tirare le fila il Codacons, l’ associazione dei consumatori che ha ricevuto nei giorni scorsi la segnalazione di un cittadino. La prima di una lunga serie, dal momento che sono numerose le persone costrette negli ultimi mesi, causa pandemia, ad annullare vacanze ma anche spostamenti per lavoro. Oltre al danno, in molti casi anche la beffa: le compagnia non hanno ristorato il costo sostenuto per l’ acquisto dei biglietti. È Margherita Cusin, responsabile del Condacons per Pordenone, a raccontare la vicenda di un quarantenne che ha deciso di vuotare il sacco: «A dicembre dello scorso anno sottolinea l’ avvocato il cliente aveva acquistato un volo per la Scozia con la compagnia Ryanair, salvo scoprire poi che era stato cancellato a causa del Covid. A quel punto è stato chiesto puntualmente il rimborso». Ryanair, però, il rimborso non ha voluto riconoscerlo. «Ha riconosciuto tuttavia – sostiene Cusin – un voucher di cui l’ interessato ha usufruito per un volo verso Dublino. Il viaggio era fissato il mese scorso. A causa della normativa irlandese, che obbligava le persone sbarcate a un auto-isolamento di 14 giorni, il cliente ha rinunciato a partire». Dato che Ryanair sul suo sito web pubblicizzava la possibilità di modificare e spostare i voli senza penale fino a marzo 2021, l’ uomo ha verificato se ci fossero dei voli disponibili che potessero, in qualche modo, fare al caso suo. «Ha appurato, invece, che avrebbe dovuto aggiungere dei soldi. Ha chiesto quindi spiegazioni – evidenzia l’ avvocato del Codacons -. La risposta è stata puntuale: il costo maggiorato era giustificato dal fatto che la penale era stata applicata perché aveva rinunciato al volo. E aveva comunicato la decisione a ridosso della partenza e non almeno sette giorni prima. In un’ epoca come questa, segnata dall’ andamento imprevedibile della pandemia, è increscioso che le compagnie aeree applichino penali e rincari per il cambio di voli dovuto al Covid». Il Codacons, pertanto, ha deciso di segnalare «questo disservizio» e di intervenire «per meglio tutelare il diritto dei viaggiatori». Da qui l’ invito dell’ avvocato: «Tutti coloro che abbiano vissuto esperienze simili possono contattarci per valutare l’ opportunità di instaurare una class-action». Al.Co. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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