28 Aprile 2013

Il Codacons insiste C’ è il ricorso in aula sul “caro-benzina”

Il Codacons insiste C’ è il ricorso in aula sul “caro-benzina”

«L’ indagine sulla benzina deve rimanere a Varese». Il Codacons non si arrende: ricorso al tribunale del riesame contro l’ incompetenza dichiarata dal gip. Domani l’ udienza davanti al giudice varesino Ottavio D’ Agostino: dovrà decidere se lasciare l’ indagine alla procura varesina oppure confermare il provvedimento del gip Giuseppe Battarino che ravvisando «gravi indizi di colpevolezza a carico delle compagnie petrolifere», come si legge nel provvedimento, ha ordinato il trasferimento degli atti a Roma e Milano per ragioni di competenza territoriale. Sequestro probatorio Il Codacons si è però opposto alla decisione: «la “non territorialità” – sostiene l’ associazione dei consumatori italiani nel suo ricorso – non è applicabile alla fattispecie in esame, trattandosi di un sequestro probatorio ed essendo presenti anche sul territorio di Varese moltissimi automobilisti truffati, parti lese o danneggiati dal reato». Il gip, infatti, era intervenuto quando la procura aveva chiesto i decreti necessari ad operare i sequestri dei contratti di acquisto dei carburanti. La guardia di finanza di Varese è infatti quasi giunta al termine dell’ indagine coordinata dal sostituto procuratore Massimo Politi. Secondo l’ ipotesi accusatoria le sette principali compagnie petroliferi sarebbero imputabili di aggiotaggio e truffa aggravata ai danni di milioni di consumatori. Per la procura avrebbero fatto cartello affinché il costo del carburante non scendesse mai. Per il gip i reati si sarebbero consumati all’ interno dei consigli di amministrazione delle compagnie (con responsabilità da individuare ai vertici dei vari cda) che però hanno sede a Roma e Milano. «Tenteremo con forza di far restare l’ indagine a Varese – spiega Mauro Antonelli, portavoce del Codacons per la provincia di Varese – Quella varesina è stata la prima procura a prendere in considerazione il nostro esposto e l’ unica a portare avanti le indagini in modo concreto. I magistrati hanno ottenuto risultati. Il trasferimento degli atti non ci garantisce: quanto meno il nuovo pm dovrà studiare gli atti e si perderà del tempo. A Varese l’ indagine è già a buon punto». Tante adesioni alla class action Codacons aveva tra l’ altro annunciato una class action nel merito: «Stiamo raccogliendo molte adesioni alla pre class action da tutta Italia – spiega Antonelli – I dati sono ancora nazionali ma anche a Varese in tanti hanno aderito». Lunedì il momento della verità: «Codacons sarà presente con il solo avvocato – conclude Antonelli – Non ci saranno presidi. Non vogliamo influenzare in alcun modo la serenità di giudizio del giudice. Certo tenteremo con forza di mantenere l’ indagine qui». S. Car.

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